C’ERA UNA VOLTA UN OSPEDALE PRIVATO CHE DIFFONDEVA IL CORONA VIRUS

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Quanto sta accadendo all’interno della clinica di proprietà del deputato di Forza Italia Angelucci è sconcertante.
Ad Aprile si offre di diventare centro covid. Subito dopo all’intero della struttura scoppia un’epidemia di corona virus. Un’ispezione della ASL certifica che non sono state rispettate le minime norme di separazione fra pazienti covid e degenti comuni, poi che gli operatori sanitari non avevano ricevuto alcun materiale per proteggersi dal contagio, e che il direttore sanitario della clinica non aveva i titoli per esercitare quel ruolo.
Questa gestione criminale ha causato il contagio per 178 tra pazienti e dipendenti e la morte di 21 persone.

Quando la Regione Lazio ha iniziato a valutare di togliere l’accreditamento per questa clinica, Angelucci ha mandato una lettera di pre licenziamento ai suoi dipendenti.
Gli operatori sanitari che hanno salvato il nostro Paese, che in tutta Italia sono indicati come eroi, nella clinica di Angelucci vengono utilizzati come scudi umani per ricattare le istituzioni.
Questi sono i componenti del centro destra che vogliono il governo con i pieni poteri: usano chi fatica per salvarsi le rendite e poi fanno il 94% di assenze dal posto di lavoro, come appunto Angelucci, che ci onora della sua presenza alla Camera solo 6 giorni lavorativi su 100.

Ho conosciuto i lavoratori di questa clinica, persone che hanno continuato a curare i pazienti durante l’emergenza e il lockdown, ben consci di rischiare la propria vita e quella dei propri familiari, senza contare le difficoltà economiche in cui si sono trovati dovute a stipendi arretrati mai saldati.
Per questo ora depositerò un’interrogazione al Ministero della Salute, perché si apra un Tavolo per per fare in modo che questi professionisti, che hanno contribuito a salvare il nostro Paese e che è essenziale per tutti noi che continuino a lavorare, non paghino le vergognose inadempienze di un’azienda mal gestita.