Cgil, Cisl e Uil: 12 milioni di euro per i lavoratori della sanità umbra, obiettivo raggiunto

0
63
Strutture in legno del Trentino Nella foto: lavoro artigianale del legno nella falegnameria Deflorian a Lago di Tesero Foto: Romano Magrone - Archivio ufficio stampa Pat anno 2005

“Obiettivo raggiunto! Abbiamo ottenuto ciò che avevamo chiesto e che potevamo chiedere in base alla normativa vigente”. Non nascondono la loro soddisfazione i sindacati delle lavoratrici e dei lavoratori umbri della sanità per la chiusura dell’accordo che porterà un significativo riconoscimento economico a tutto il personale del servizio sanitario regionale, ed in particolare a quello coinvolto nell’emergenza Covid-19. “Sono 12 milioni di euro per 10mila lavoratori – sottolineano Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl dell’Umbria – ovvero una media di oltre mille euro a testa. Un risultato che è stato possibile grazie all’impegno e al sacrificio di lavoratrici e lavoratori, oltre che all’impegno di Cgil, Cisl e Uil”.
Il riconoscimento economico sarà erogato già nel mese di maggio, attraverso una una tantum legata alla produttività (circa 10 milioni di euro) che sarà variabile a seconda del coinvolgimento diretto del lavoratore o della lavoratrice nell’emergenza covid (da 20 a 45 euro al giorno, riferiti al mese di marzo), inclusi riposi compensativi, infortuni ed eventuale quarantena. C’è poi un’altra parte economica rilevante che sarà gestita attraverso le indennità, previste dal contratto nazionale, per le quali sono stati individuati criteri più chiari e omogenei tra aziende.
“Siamo certamente soddisfatti per il risultato raggiunto, ma la partita non si chiude qui – chiariscono i sindacati – siamo infatti già al lavoro per accelerare su stabilizzazioni ed assunzioni, valorizzare gli Rls per garantire massima sicurezza a chi lavora (in particolare su procedure e Dpi) e avviare la contrattazione regionale”.