Champions, Barcellona-Psg 1-4: show di Mbappé, tripletta per ribaltare Messi

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La fine di un’era e la consacrazione di una stella. Per una volta il Camp Nou, dopo anni e anni di parate di campioni, non ha puntato i riflettori sul fenomeno di casa, Lionel Messi comunque in gol, ma li ha spostati su Kylian Mbappé, forse il sogno più che mai proibito della dirigenza blaugrana, che non solo ha ribaltato la partita sul piano sportivo, ma lo ha fatto prendendosi la scena a suon di giocate e soprattutto gol; tre su quattro, per una tripletta prestigiosa, fondamentale in chiave qualificazione e indelebile per gli almanacchi di sport. Barcellona, il Camp Nou, Messi e tutto il mondo “Culé” si sono inchinati al francese: il 4-1 del Psg è arrivato al termine di una partita preparata meglio, disputata con intelligenza e sfruttando le armi fisiche e tecniche superiori specialmente nel secondo tempo quando la freschezza degli uomini di Pochettino di gambe e di mente è venuta fuori, lampante e impietosa contro i blaugrana di Koeman, mai realmente in partita. L’impresa al Parc des Princes sembra fantascientifica, anche se questa sfida in passato ci ha regalato emozioni impensabili.

Se una contesa in campo c’è stata è andata avanti quarantacinque minuti, non di più. Nel primo tempo infatti il Barcellona ha provato con qualche fraseggio a centrocampo e verticalizzazioni negli ultimi metri a trovare la giocata giusta e dopo una prima parte di gara senza emozioni, l’imbucata giusta è arrivata al 27′ con l’incursione di De Jong che ha portato al calcio di rigore fortuito di Kurzawa. Dal dischetto Messi ha siglato il vantaggio illusorio, dando però quella scossa d’adrenalina che ha acceso la sfida. Già un minuto dopo la Pulce ha mandato in porta lo sprecone Dembelé, ma se anche Griezmann poco più tardi ha sfiorato l’angolino, la botta di vita alla gara ha avuto come effetto collaterale – dal punto di vista catalano – di mettere in moto il Psg.

Il pareggio dei francesi è arrivato già al 32′ con un’azione tutta di prima con un lancio di Paredes girato al volo in area da Kurzawa per una magia di prima di Verratti che ha innescato Mbappé in mezzo all’area; all’attaccante transalpino è bastato il controllo per mandare a vuoto Lenglet e trovare il pareggio. Non solo, prima dell’intervallo e con il Barcellona ancora in grado di ribattere qualche colpo, prima Kurzawa – con miracolo di Ter Stegen – e poi Icardi da angolo hanno sfiorato il vantaggio. Rimonta nell’aria che si è concretizzata nella ripresa.

Approfittando di una fase difensiva carente e di una fascia destra del Barcellona, Dembelé-Dest, decisamente inferiore alle cavalcate di Kurzawa e Mbappé con il supporto di Verratti, il Psg è scappato via sfruttando fisicità e ripartenze. Al 50′ l’azione in verticale Verratti-Mbappé-Icardi e Kean ha portato al secondo miracolo di Ter Stegen con la mano di sinistra, ma al 65′ il lancio in profondità per Florenzi – tenuto in gioco da Dest non in linea con il resto della difesa – si è concretizzato per il raddoppio di Mbappé. Rete del sorpasso e della rimonta che di fatto ha tolto dal campo il Barcellona con mezz’ora di anticipo. La squadra di Koeman – come spesso accaduto – ha spento la luce lasciando scena, occasioni e gol al Psg che già al 70′ con Kean ha calato il tris di testa. Infine a dieci minuti dalla fine è arrivato anche il poker ancora con Mbappé al termine di un contropiede orchestrato da Draxler e concluso dal francese, il primo a portarsi a casa il pallone studiato dalla Uefa per celebrare i 20 anni delle stelle di Champions. Con tanti saluti a Messi e – con ogni probabilità – al ciclo del Barcellona come lo abbiamo conosciuto negli ultimi lustri.