Chi era Luca Attanasio, il diplomatico 43enne che nel 2020 prese il premio Nassirya per la Pace

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L’Ambasciatore Luca Attanasio, rimasto ucciso stamattina in un attacco in congo, aveva 43 anni. Nato a Saronno, in provincia di Varese, era sposato con Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’Associazione umanitaria ‘Mama Sofia’ a sostegno delle donne in Africa. Padre di tre bimbe (di cui due gemelle), con la moglie lo scorso ottobre aveva ricevuto il premio internazionale Nassiriya per la Pace. “Quella dell’Ambasciatore è una missione, a volte anche pericolosa, ma abbiamo il dovere di dare l’esempio.” disse a Camerota (Salerno) il 12 ottobre scorso, in occasione del ricevimento del premio internazionale “Nassiriya per la Pace”, consegnato dalla locale associazione culturale “Elaia”. “In Congo – proseguiva Attanasio – parole come pace, salute, istruzione, sono un privilegio per pochissimi, e oggi la Repubblica Democratica del Congo è assetata di Pace, dopo tre guerre durate un ventennio”. Laureato alla Bocconi con il massimo dei voti, aveva intrapreso la carriera diplomatica tramite concorso e dopo una prima esperienza aziendale ricoprendo diversi incarichi, prima all’Ambasciata d’Italia a Berna (2006-2010), poi Console generale reggente a Casablanca, in Marocco (2010-2013). Dopo essere rientrato nel 2013 alla Farnesina, come Capo segreteria della direzione generale per la mondializzazione e gli affari globali, era tornato nel 2015 in Africa quale primo consigliere presso l’ambasciata d’Italia ad Abuja, in Nigeria. Dal 5 settembre 2017 era capo missione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dove era stato riconfermato in qualità di Ambasciatore straordinario plenipotenziario accreditato in Rdc. –