Chi mette in discussione l’indipendenza o l’integrità morale di Alfonso Bonafede non sa di cosa parla

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Alfonso è stato il Ministro della Giustizia che, con il MoVimento 5 Stelle, ha firmato la legge anticorruzione più dura d’Europa, la norma sul voto di scambio politico mafioso e in questi giorni ha reso ancora più stringenti le norme sul regime carcerario per i mafiosi.

Stasera da Giletti è stato sollevato il dubbio che i boss avrebbero influito sulle sue nomine ai vertici dell’amministrazione giudiziaria. Un’accusa senza prove, gratuita e priva di senso, fatta in diretta TV e senza contraddittorio. Lui si collega per difendersi e dire la sua. Giletti lo interrompe, lo incalza, alla fine dice che a Di Matteo aveva proposto il ruolo di vertice nella Direzione Giustizia Penale, un posto di frontiera contro la lotta alla mafia. Il ruolo che era di Giovanni Falcone. Di Matteo ha poi rifiutato.

Qualcuno sta già usando questo scambio di battute per chiedere la testa di Bonafede. Se Italia Viva spera di portare in dote a Forza Italia il Ministero della Giustizia, sappia che il Movimento 5 Stelle non lo permetterà MAI                                                                                                                                         . Francesco Berti