Per un fatto semplice: la #cannabislight non è droga. Chi oggi la combatte non sta dichiarando guerra alla droga, ma imprese e lavoratori di un settore in crescita che non fa male a nessuno.
Eh sì che ce ne sarebbero di battaglie da fare.
Basterebbe stare un po’ per le strade delle nostre città per scoprire quanto la droga, quella vera, sia un problema. Eroina e cocaina come mai prima sono diventate protagoniste di questi anni. Molti dei più drammatici fatti di cronaca hanno alle spalle questo.
Molti dei nostri quartieri sono ormai controllati militarmente dalle mafie e trasformati in supermarket della droga sempre aperti o in piattaforme logistiche per l’organizzazione dello spaccio.Sempre più persone sono vittime e cadono in dipendenza. La droga non guarda in faccia nessuno, è trasversale: non c’è età o estrazione sociale al riparo dal rischio.
Per questo se si vuole davvero dichiarare guerra alla droga bisogna prendersela con le mafie. E bisogna investire sulla prevenzione e sul sostegno a chi cade in dipendenza. E smettere di aver paura di dire liberalizzazione delle droghe leggere. Invece qui Salvini fa lo show sulla cannabis light e la presidente del Senato lo asseconda.
Ma la destra è così: lucra sui problemi invece di risolverli. Sta a noi essere più coraggiosi.
