CHIUDERE SIGONELLA E TUTTE LE BASI USA/NATO IN SICILIA

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Secondo un rapporto The Intercept sono oltre 550 gli attacchi omicidi realizzati dai droni statunitensi in Libia dal 2011, anno in cui ebbe inizio il criminale intervento imperialista per rovesciare Gheddafi e saccheggiare le risorse del popolo libico con il diretto coinvolgimento del territorio siciliano tramite l’aeroporto di Trapani/Birgi. L’alto numero di missioni con utilizzo dei Droni in questi 8 anni, che hanno causato un numero imprecisato di vittime civili (come nel caso del raid del 29 novembre 2018 nei pressi di Al Uwaynat che ha provocato 11 morti), dimostra la loro centralità nella conduzione dei piani di guerra.

La Base militare di Sigonella – dove opera il 324th Expeditionary Reconnaissance Squadron dell’US Air Force e il sistema d’armamento i droni da ricognizione e sorveglianza Predator e quelli d’attacco Reaper – ricopre un ruolo strategico chiave per il Pentagono e la NATO, dalla quale partono gran parte degli attacchi dei famigerati MQ-9 “Reaper” sia in Libia, che in Africa, Medio Oriente, est Europa e sud-est asiatico.

Il governo italiano M5S-Lega, ed in particolare il Ministro della Difesa Trenta (M5S), continua – come i precedenti – a non fornire alcuna spiegazione e informazione sull’utilizzo della Base di Sigonella da parte degli USA. Un silenzio che dimostra la collusione anche di questo esecutivo con i piani imperialisti USA-NATO che diventa ulteriormente pericoloso alla luce degli sviluppi delle continue provocazioni e minacce contro l’Iran con il potenziale di una nuova disastrosa guerra in Medio Oriente dagli esiti imprevedibili su larga scala che potrebbe vedere per l’ennesima volta il nostro territorio coinvolto direttamente in una guerra imperialista divenendo al contempo un bersaglio.

Qualsiasi che sia il mantello sotto il quale avvengono questi interventi e missioni militari, ai quali partecipano attivamente anche le nostre forze armate, non corrispondono agli interessi del popolo italiano, ma rientrano nello sviluppo di pericolosi piani di guerra imperialisti a beneficio dei monopoli multinazionali e dell’oligarchia finanziaria nel quadro della competizione interimperialista contro i popoli.

All’indomani dell’importante corteo No Muos di Catania per chiedere la chiusura immediata di tutte le basi USA/NATO, denunciamo la complicità del governo italiano che trasforma la Sicilia in una portaerei strategica nel Mediterraneo per le guerre e interventi imperialisti, autorizzando tra le altre l’ampliamento della Base di Niscemi mentre si progetta l’ammodernamento di quella di Sigonella con un nuovo megacentro di telecomunicazioni satellitari. Chiamiamo alla massima allerta per impedire che il nostro paese e territorio partecipi o sia coinvolto nei piani imperialisti di guerra USA-NATO che si stanno sviluppando a spese del popolo iraniano, libico, siriano e del resto dei popoli della regione.

Né terra, né aria, né mare per gli assassini dei popoli!
Non un soldo, non un soldato per la guerra imperialista!