Li hanno dipinti come dei «bamboccioni» (Padoa Schioppa) o «schizzinosi» (Elsa Fornero). Ma a vincere il bando per operatori ecologici a Barletta, in Puglia, emanato dalla Barletta Servizi Ambientali S.p.A alla Sezione Pubblica, sono stati 9 laureati e 4 diplomati, tutti ragazzi e ragazze nati tra il 1980 e il 1996.
Giovani estremamente qualificati in fila in una graduatoria impietosa: laureati e diplomati che per sopravvivere sono scesi a compromessi, servendosi dei loro attestati universitari e di scuole superiori per accumulare punti e aggiudicarsi un impiego ben al di sotto della loro preparazione.
Ragazzi e ragazze che hanno bisogno di lavoro, perché di lavoro c’è bisogno per vivere.
Lo dico da docente nel campo della formazione: questo elenco, che restituisce la fotografia di una realtà che è ben altro di quella descritta dai politici dell’ultima decade, grida ingiustizia e fa male al cuore. Serve un’inversione di rotta subito, perché i nostri ragazzi stanno dimostrando, con i fatti, che di schizzinoso non hanno nulla. Le colpe le hanno quelli che li hanno derisi rubandogli un futuro migliore.
