Ci risiamo: 100mila pannelli fotovoltaici su 61 ettari di terreno agricolo

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Per un impianto di oltre 46,5mila megawatt. Destinatario: il Comune di Nardò. Mittente: la Tecno Energy di Bressanone, che in località Monteruga vorrebbe piazzare una vera e propria centrale fotovoltaica. Siamo alle solite. Sulla Puglia continuano a piovere progetti di fotovoltaico nelle campagne e, ancora una volta, occorre ribadire la ferma contrarietà a quella che si presenta come un’inaccettabile azione di speculazione paesaggistica. Non è un caso se il rapporto l’Ispra 2019 (https://bit.ly/2CIehLJ) assegna alla provincia di Lecce il primato regionale per consumo di suolo. Lo ripeto: non è sacrificando ettari di terreno agricolo che si risponde al fabbisogno energetico da fonti rinnovabili. Mega impianti come questo della Tecno Energy o come quello che Sorgenia Renewables vorrebbe costruire tra Corigliano e Cutrofiano (17 ettari per quasi 11 Mw) vanno pensati e costruiti nelle zone industriali o sui tetti degli edifici pubblici. Le campagne servono ad altro. La vocazione agricola del nostro territorio va preservata, semmai favorita, di certo non mortificata. E 61 ettari di campagna coltivata a pannelli fotovoltaici è una prospettiva di cui si può e si deve fare a meno. La Regione Puglia su questo dev’essere rigorosa. Non c’è nulla da inventare, basta rifarsi al Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr), che regolamenta la localizzazione degli impianti energetici da fonti rinnovabili. E molto, in questo senso, possono fare i Comuni, che proprio al Pptr devono attenersi in fase di valutazione dei progetti. Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico di Monteruga adesso è di mano il Comune di Nardò, che dovrà comunicare l’esito del suo parere alla Regione. Mi auguro che ciascuno faccia la sua parte nell’interesse della collettività. Nell’interesse del paesaggio.