Cina, Xi Jinping pronto a fornire in Italia ulteriore assistenza medica contro coronavirus

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La Cina invierà più personale medico in Italia e farà del suo meglio per fornire attrezzature mediche ed assistenza di altro tipo nella lotta contro il coronavirus Covid-19, ha affermato questa sera il presidente cinese Xi Jinping in una conversazione telefonica con il premier Giuseppe Conte.

Pechino sostiene fermamente gli sforzi dell’Italia per combattere la nuova epidemia del nuovo ceppo di coronavirus Covid-19 e le autorità cinese sono convinte che l’Italia vincerà la battaglia contro il virus. Lo ha affermato il presidente cinese Xi Jinping nel corso di una telefonata con il premier Giuseppe Conte, riporta ChinaDaily.

Il capo di Stato cinese ha preso atto delle misure draconiane introdotte dal governo italiano per contenere la diffusione del coronavirus, esprimendo allo stesso tempo vicinanza all’Italia per la situazione che sta affrontando: per questo motivo invierà ulteriori team di medici cinesi in Italia e fornirà assistenza nella forma di attrezzature mediche per fronteggiare l’emergenza.

La Cina è pronta a lavorare con l’Italia per dare un contributo alla cooperazione internazionale contro le epidemie e alla costruzione della Via della Seta della salute, ha aggiunto Xi Jinping.

Pechino ritiene che l’amicizia e la fiducia reciproca tra Cina e Italia diventeranno più salde attraverso gli sforzi comuni nella lotta contro il nuovo virus, creando così prospettive più ampie per una cooperazione bilaterale a 360 gradi, ha concluso Xi Jinping.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) l’11 marzo ha dichiarato che è una pandemia la diffusione del nuovo coronavirus Covid-19.

Più di 175mila persone in 162 Paesi sono già state infettate nel mondo secondo gli ultimi dati: la maggior parte di loro è guarita, mentre oltre 6.000 persone sono decedute.

In Italia, in base agli ultimi dati diffusi ieri dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il numero dei casi totali accertati di Covid-19 è di 24.747, cifra che comprende guariti (2.335), contagiati (20.603) e vittime (1.809).