CLIMA, MALAN (FI): CHI SCIOPERA SI RICORDI DI HONG KONG IL REGIME CHE SPARA A HONG KONG E’ IL 1° INQUINATORE

0
54
malan

I giovani di Hong Kong hanno lanciato un appello al mondo per avere sostegno nella lotta per la libertà e la democrazia brutalmente repressa dalla polizia con pestaggi e migliaia di arresti. Oggi invece, nelle città italiane e di tanti paesi liberi occidentali tanti giovani perderanno un’altra giornata di scuola, che solo allo Stato costa 337 milioni di euro, per andare in piazza ‘contro i cambiamenti climatici’ e ‘per l’ambiente’, vezzeggiati dai media e con il plauso del purtroppo ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti. Chissà se qualcuno di loro si ricorderà dei loro coetanei di Hong Kong? Chissà se qualcuno di loro sa che il 28% della dispersione della plastica nell’ambiente avviene in Cina e solo l’1% negli Usa e lo 0,8% nell’Unione Europea? Sanno che anche sulle emissioni di CO2, cui attribuiscono rovinose conseguenze sul clima, la Cina è di gran lunga al primo posto, 29,3% del mondo, le ha più che triplicate negli ultimi trent’anni e, secondo gli accordi di Parigi potrà continuare ad aumentarle fino al 2030, mentre i grandi paesi europei, Italia inclusa, le hanno ridotte? Sanno che dal 1990 l’aumento di emissioni in Cina è stato pari al doppio delle emissioni dell’intera UE (Gran Bretagna inclusa), 23 volte quelle dell’Italia? Si rendono conto, insomma, i ragazzi dei Fridays for Future, che siano sardine o altro, che le loro possibilità di trovare un lavoro diminuiscono drammaticamente anche per questa concorrenza ambientale che favorisce chi non rispetta né l’ambiente né i diritti dei lavoratori? Qualcuno a scuola o altrove gli vuole dire che se anche azzerassimo le emissioni e la dispersione della plastica nei paesi liberi, non cambierebbe praticamente nulla a livello globale? La vogliono dire una parola per i giovani di Hong Kong, che vogliono la libertà di manifestare, eventualmente anche per l’ambiente?