CODACONS DIFFIDA SOCIETA’ “GOFUNDME”

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CORONAVIRUS, RACCOLTE FONDI: CODACONS DIFFIDA SOCIETA’ “GOFUNDME” A RESTITUIRE A DONATORI COMMISSIONI INGANNEVOLI

ESPOSTO AD ANTITRUST PER BLOCCARE RACCOLTE FONDI CHE NASCONDONO COSTI OCCULTI PER UTENTI

SUBITO CHIARIMENTI SU NUOVA CAMPAGNA AVVIATA DA CHIARA FERRAGNI CON NOTO MARCHIO COMMERCIALE

La società GoFundMe dovrà restituire agli utenti quanto incassato attraverso commissioni ingannevoli e costi occulti applicati alle donazioni per l’emergenza coronavirus. A chiederlo il Codacons che annuncia una diffida nei confronti della piattaforma – utilizzata per la raccolta fondi avviata da Fedez e Chiara Ferragni – a seguito dello stop imposto dall’Antitrust in relazione ai costi nascosti sulle transazioni con carte di credito e debito e alla commissione facoltativa impostata automaticamente sulla cifra del 10%.

Tutte le somme incassate dalla società attraverso commissioni poco trasparenti o ingannevoli dovranno essere restituite ai donatori, e l’Antitrust dovrà bloccare tutte le raccolte fondi avviate da privati che nascondono costi a carico degli utenti – spiega il Codacons, che annuncia un esposto all’Autorità per la concorrenza – Tutte le iniziative di solidarietà vanno premiate e incentivate, ma occorre garantire massima trasparenza ai cittadini sia sulla reale destinazione dei fondi, sia su eventuali costi legati alle donazioni.

In tal senso chiediamo sia reso pubblico l’ammontare dei fondi raccolti dalla campagna lanciata da Fedez e Chiara Ferragni, il totale delle commissioni incassate dalla società GoFundMe, e quanto sia stato speso per il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele, ente beneficiario dell’iniziativa di solidarietà.

Chiarimenti sono inoltre necessari in merito alla nuova campagna lanciata da Chiara Ferragni attraverso la vendita di capi sportivi legati ad un noto marchio commerciale, il cui ricavato dovrebbe andare totalmente in beneficienza: vogliamo sapere se vi saranno costi di qualsiasi tipo a carico di chi acquisterà i prodotti, e se la società commerciale partner dell’iniziativa, a parte godere di una enorme pubblicità, otterrà benefici economici – conclude il Codacons.