Codacons su ArcelorMittal sequestro beni

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ARCELORMITTAL: CODACONS CHIEDE A PROCURE DI TARANTO E MILANO DI ARRESTARE I DIRIGENTI DELL’AZIENDA

PROCEDERE A SEQUESTRO DEI BENI BLOCCANDO TUTTI I CONTRATTI IN CORSO IN ITALIA E PIGNORANDO CREDITI PRESSO TERZI

TUTTI I CITTADINI DI TARANTO POSSONO COSTITUIRSI PARTI OFFESE E CHIEDERE UN RISARCIMENTO. DOMANI SUL SITO CODACONS IL MODULO DA SCARICARE

Valutare l’arresto dei dirigenti di ArcelorMittal e procedere subito al sequestro dei beni dell’azienda, bloccando i contratti in corso in Italia e pignorando i crediti presso i contraenti. A chiederlo il Codacons, che domani presenterà in tal senso una nuova istanza alle Procure di Milano e Taranto che già indagano su ArcelorMittal.

Crediamo che, a fronte dei possibili gravi reati a danno dell’economia nazionale per cui già la magistratura prima a Milano e poi a Taranto ha aperto apposite indagini, si debbano valutare misure estreme come l’arresto dei dirigenti di ArcelorMittal responsabili della grave situazione che rischia di avere conseguenze pesantissime per il paese – spiega il Codacons – Domani presenteremo una apposita istanza alle Procure di Taranto e Milano in cui si chiede di disporre il sequestro urgente di tutti i beni mobili e immobili di proprietà di ArcelorMittal e quelli privati dei dirigenti della società, oltre che il blocco dei contratti in corso e il pignoramento dei crediti che l’azienda vanta presso terzi, a garanzia dei dovuti indennizzi che dovranno essere riconosciuti allo Stato Italiano nel caso siano accertati reati o illeciti.

Anche i cittadini di Taranto e i lavoratori dell’ex Ilva potranno attivarsi per chiedere un risarcimento ad ArcelorMittal: a partire da domani sul sito del Codacons sarà pubblicato il modulo attraverso il quale residenti e lavoratori potranno costituirsi parte offesa nelle inchieste aperte dalla magistratura e avviare così l’iter per ottenere un risarcimento danni in un eventuale processo.