Coldiretti Marche, una squadra coesa al servizio degli agricoltori e della comunità regionale

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Un 2018 pieno di attività e soddisfazioni ma occorre continuare a lavorare su vari fronti: contro la burocrazia che frena la ricostruzione, per velocizzare l’erogazione dei fondi europei, per riportare a una situazione sostenibile il numero degli animali selvatici in natura, per incentivare le filiere agricole e proteggerle dal cibo straniero spacciato per italiano. Coldiretti Marche tira le somme dell’anno passato e di questo prima parte del 2019 per porre le basi del lavoro dei prossimi mesi.

“Il 2018 è stato per Coldiretti Marche un nuovo anno di incessante operatività rivolto alla sostenibilità economica delle aziende associate e al rafforzamento del legame con la società a cui la nostra agricoltura quotidianamente si rivolge. Dai contratti di filiera al rafforzamento della rete di Campagna Amica, dall’attività legislativa volta al perfezionamento della multifunzionalità agricola e al contrasto dell’illegalità e delle agromafie, dalle novità introdotte per il controllo della fauna selvatica allo sblocco dei pagamenti PSR. Senza tralasciare i corsi di formazione costante rivolta ai soci e l’attività di informazione rivolta alla società. Un percorso reso possibile dall’impegno collettivo di una squadra coesa, fatta di giovani, donne e senior, di imprenditori e di personale della struttura, che tende costantemente l’attenzione alla propria base sociale” ha commentato Maria Letizia Gardoni, presidente regionale dell’organizzazione. L’impegno prosegue sul fronte della ricostruzione post sisma per consentire alle circa 15mila aziende agricole colpite di passare alla fase di ricostruzione, ancora pressoché al palo, e con il dialogo con la politica su tutti i fronti che riguardano il nostro tessuto economico e imprenditoriale.