Collasso emergenza urgenza, Marchetti (FI): «Anche la Asl scrive in decreto di temere “possibili interruzioni di pubblico servizio”»

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«La responsabilità di un pronto soccorso malato grave come quello di Lucca, che però si inquadra in una cornice di autentico collasso dell’emergenza-urgenza in Toscana, è tutta di una politica regionale che si è rifiutata di stabilizzare e reclutare medici di settore quando poteva e quando Forza Italia per anni lo invocava. Ma il Pd e la sinistra non hanno voluto e oggi sappiamo il perché: mentre Rossi si riempiva la bocca dell’espressione “equilibrio contabile”, in realtà il sistema sanitario regionale stava maturando un debito che oggi grava sul capo dei toscani per 8.820.000 euro l’anno da qui al 2037. A furia di promesse disattese, i professionisti che hanno potuto hanno abbandonato la nave veleggiando verso altre regioni che bandivano concorsi, conquistando l’agognata, e meritata, stabilità. E noi in Toscana rimaniamo anatre zoppe dell’emergenza urgenza sia territoriale che ospedaliera, ovvero in uno dei settori più delicati dell’intero sistema-salute»: a ricapitolare i perché e i per come il pronto soccorso di Lucca oggi si ritrovi, per ammissione della stessa Asl, in emergenza camici bianchi è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.

«Se sfoglio l’albo pretorio della Asl Nord Ovest – spiega Marchetti – io il tentativo di una corsa a riavvolgere il nastro del non fatto lo vedo. Intanto è di stamani il decreto 1924 che assegna l’incarico temporaneo a un medico dell’emergenza sanitaria territoriale in ambito Lucca da sabato prossimo fino a fine anno “onde consentire”, leggo nel decreto medesimo, “una adeguata ed efficiente copertura dei turni di servizio nel territorio dell’ambito di Lucca e non incorrere in possibili interruzioni di pubblico servizio”. In soldoni la Asl lo scrive chiaro: il sistema dell’emergenza-urgenza a Lucca rischia il crac».

Dal decreto pubblicato in albo pretorio di buon mattino si evince anche altro: «Il medico incaricato è stato scelto fuori graduatoria. Ma non per qualcosa: è che anche il barile della graduatoria per incarichi temporanei di Emergenza sanitaria 2029, approvata il 3 dicembre 2018 e composta da 24 medici, è già esaurita. 23 incarichi affidati, 1 medico che ha rinunciato. Insomma, mentre il bisogno aumenta la nostra sanità non è attrezzata a rispondervi».

La stoccata politica non è resa di buon grado: «E’ uno di quei casi – sottolinea il Capogruppo di Forza Italia – in cui ci dispiace aver avuto ragione. In nome del contenimento della spesa e comunque arrivando sull’orlo del commissariamento, la sanità targata Pd non ha saputo far altro che succhiare un sistema valido come quello toscano fino al midollo per accaparrare consenso, poi adesso la sola idea che è stata capace di mettere in campo consiste nell’inserimento dei neolaureati nei pronto soccorso, in una sorta di singolare sindrome di Munchausen per procura in declinazione politica.. La Asl Nord Ovest ha già emanato il relativo avviso di selezione pubblica. Ma non basta. E la responsabilità politica resta».