Com’era bella la Democrazia Cristiana: ben 36 sigle di cespugli ex Dc riprovano a riunirsi a Roma

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Storia Toscana 19601005 - POL - Amintore Fanfani è stato uno dei più celebri politici italiani del Secondo dopoguerra. Figura storica del partito della Democrazia Cristiana, ne fu segretario per diversi anni, si distinse anche come storico dell'economia. Ricoprì la carica di Presidente del Consiglio per sei legislature: la prima nel 1956 e l'ultima nel 1987. Tra gli anni 50' e 60' fu Ministro degli Esteri, Ministro dell'Agricoltura Ministro dell'Interno e Presidente del Senato. In politica estera ebbe un ruolo cruciale per la c.d. Crisi di Suez, promuovendosi come mediatore tra il Presidente egiziano Nasser e le potenze occidentali. In politica interna raggiunse importanti successi come la nazionalizzazione dell'energia elettrica, l'istituzione della scuola media unica, l'avvio delle opere infrastrutturali come la realizzazione dell'Autostrada del sole Milano-Napoli e la definitiva consacrazione della RAI come servizio pubblico. ANSA ARCHIVIO

Dc, a volte ritornano. Dopo 26 anni dallo scioglimento della Balena Bianca, la Democrazia Cristiana, adesso gli ex Dc ci riprovano. L’appuntamento è per il 18 gennaio, alle 10, nella sala convegni del Museo dell’Arte sanitaria in Lungotevere Sassia a Roma. Attorno allo stesso tavolo si ritroveranno i rappresentanti di ben 36 sigle oltre agli esponenti centristi ora in Forza Italia, da Gianfranco Rotondi a Lorenzo Cesa. “Sabato 18 gennaio – si legge in una nota – la fondazione Dc e la federazione dei partiti democristiani – 36 sigle a partire dall’Udc e la Dc di Rotondi – si riuniranno per celebrare i 101 anni dalla fondazione del Ppi e i 26 dallo scioglimento della Dc. È prevista una comunicazione congiunta dei segretari delle formazioni politiche partecipanti sul lancio di un nuovo soggetto unitario dei democratici cristiani. La riunione è riservata a 150 cosiddetti costituenti ma sarà aperta alla stampa”.
Dc, “non sarà una commemorazione…”

«Non sarà una commemorazione – precisa Rotondi, leader Dca e vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera – Al contrario, ci porremo operativamente la domanda: che si fa? La risposta non la conosco, ma vederci penso che sia già una notizia». Gli fa eco Lorenzo Cesa, che avverte: «In nessun Paese europeo senza un centro moderato c’è stabilità. E se c’è bisogno di ricostruire questo centro, noi in particolare che veniamo dall’esperienza della Dc abbiamo il dovere di ricostruirlo». Da qui, prosegue Cesa, «il nostro appello rivolto a tutto l’associazionismo cattolico e non. Ma anche a chi, come gli amici di FI, fa parte del Ppe, che è un partito profondamente democratico cristiano. Per dar forza a un centro moderato nel Paese».
Non si sa come il centro pensi di organizzarsi. Si era parlato di una federazione, ma tempi e modi sono tutti da definire. Unica certezza: non c’è nessuna intenzione di dar vita a qualcosa “contro” Forza Italia, anzi.                                                                                                                                                               fonte   https://www.secoloditalia.it