Como. Cinghiali, Rolfi: criticità risolte, proseguiamo con contenimento

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“C’erano criticità e le abbiamo superate. Abbiamo risolto il problema del foraggiamento. Questo dimostra la nostra volontà concreta di gestire la fauna selvatica in maniera efficace e sempre meno burocratica. La caccia in selezione sta partendo in tutto il territorio regionale”. Lo ha detto Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, oggi all’Utr di Como, intervenendo sul tema del contenimento del cinghiale; all’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi e il sottosegretario con delega ai rapporti con il Consiglio, regionale, Fabrizio Turba.

LE AZIONI PER IL CAPOLUOGO LARIANO – “Il piano di contenimento prevede per Como l’abbattimento di 2050 cinghiali in un anno. In questi primi giorni abbiamo già raggiunto i 150 capi” ha precisato l’assessore. “La georeferenziazione, problema sollevato dai cacciatori, è una procedura imposta da Ispra per accogliere i nostri piani di abbattimento. Abbiamo comunque semplificato al massimo l’inserimento dei dati per soddisfare le richieste del territorio. Il cinghiale è un problema per i campi e per l’incolumità delle persone. Serve un approccio razionale e non ideologico” ha aggiunto Rolfi.

VA MODIFICATO IL REGIME RISARCITORIO PER GLI AGRICOLTORI – “Per il prossimo futuro l’impegno è quello di individuare nuovi centri di lavorazione della carne nel territorio comasco per agevolare la gestione delle carcasse e sostenere la filiera della carne da selvaggina. Abbiamo anche chiarito che la Provincia può utilizzare i ‘selecontrollori’ nell’attività di controllo e non c’è alcun dubbio sulla applicabilità della legge regionale” conclude Rolfi. “Va modificato a livello nazionale il regime de minimis perché gli agricoltori devono essere risarciti integralmente per i danni subiti dalla fauna selvatica e non solo per il 30%. La fauna è proprietà dello Stato e se lo Stato non è in grado di gestirla, è giusto che paghi. Tornerò prossimamente a Como per monitorare l’andamento della situazione”.