Como, Giachetti: “Qui tanti amici”

0
61
giachetti

Sala piena all’Officina della Musica per l’appuntamento con Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva. Una sessantina i partecipanti, fra cui una buona partecipazione di giovani. Oltre a presentare il nuovo progetto politico, l’incontro, moderato da Alberto Gaffuri, promotore sul territorio della nascita del nuovo partito fondato da Renzi, è stata l’occasione per parlare del libro “Sigaro, politica e libertà”, di cui Gaffuri e Giachetti sono i due autori.

«L’idea è nata proprio quando venni a Como – spiega Giachetti – in quell’occasione, raccontai ad Alberto un po’ di aneddoti riguardanti la mia vita politica. Ero convinto non potesse mai diventare un libro: invece Alberto mi disse che il racconto era stato interessante. Allora gliela “buttai lì”: se lo scrivi tu, possiamo provare a realizzarlo. Ci siamo visti per due giorni di fila, abbiamo chiacchierato molto, e il prodotto finale è stato apprezzato e ha avuto un buon successo».

Il gruppo lariano di Italia Viva è stato uno dei più dinamici e reattivi a rispondere alla chiamata: «Già quando facemmo la corsa alla segretaria contro Zingaretti e Martina, qui la nostra mozione era ben radicata – continua Giachetti – Quando abbiamo intrapreso la nuova strada, sono stati fra i primi ad attivarsi. Molti, è bene dirlo, non aspettavano altro».

L’obiettivo primario del partito di Renzi è sbloccare le risorse: «Ci sono 120 miliardi che potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo e invece sono bloccati per questioni procedurali. Ci vuole, quindi, uno “shock”, affinché si riescano a utilizzare. La modalità potrebbe essere quella utilizzata per Expo: creare una corsia capace di bypassare la burocrazia che paralizza le istituzioni e i cittadini».

Circa i prossimi obiettivi elettorali, Giachetti specifica: «In Emilia saremo presenti in qualche modo, ma non con il nostro simbolo, idem in Calabria. Da maggio, con la Toscana e le altre regioni, ci saremo. Sempre in opposizione al centrodestra, parlando ai delusi del centro sinistra e a chi, nel centro destra, non condivide la linea dura di Salvini».