CON DRAGHI LA LOTTA AL COVID RIPARTIRA’ FINALMENTE DALLE NOSTRE CASE

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IVANO TONOLI, SEGRETARIO POLITICO UNIONE CATTOLICA: GRAZIE AL NUOVO PREMIER SI VA FINALMENTE VERSO L’ARCHIVIAZIONE DEL FALLIMENTARE NON-MODELLO POPULISTA E PAUPERISTA CHE PER UN ANNO HA DI FATTO IMPEDITO E PROIBITO ALLA MEDICINA TERRITORIALE IL MONITORAGGIO E LA CURA AL DOMICILIO DEI PAZIENTI, CON UN BILANCIO DI OLTRE 100.000 MORTI PER CORONAVIRUS E LA VENUTA MENO DI QUALSIASI ASSISTENZA CLINICA ED ECONOMICA CON IL RISULTATO ULTERIORE DI 6 MILIONI DI CITTADINI ITALIANI IN POVERTA’ ASSOLUTA

CON I 26 MILIARDI DILAPIDATI A PENSIONATI E LAVORATORI AUTONOMI, DIPENDENTI E PRECARI PER FINANZIARE IL FINTO REDDITO DI FINTA CITTADINANZA, SAREBBE STATO POSSIBILE POTENZIARE LA SANITA’ DI PROSSIMITA’ E TRARRE IN SALVO MOLTISSIME VITE UMANE. LO FAREMO NOI QUANTO PRIMA POSSIBILE

Il Partito politico Unione Cattolica appoggia in pieno la rivoluzione nella politica socio-sanitaria incamminata dal nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri, Professor Mario Draghi, in sede sia nazionale sia europea, per garantire il massimo di prossimita’ al cittadino in quanto paziente, a partire dalle iniziali precauzioni da assumere in maniera assistita e seguita a domicilio, e fin dalla percezione dei primissimi sintomi, dal momento che proprio da qui si determina la concreta possibilita’ di prevenire ogni successivo evento sfavorevole, dalla diagnosi di positivita’ al ricovero alle terapie invasive.

L’esatto opposto di quanto voluto nel 2020 dalla sinistra comunista, populista e pauperista di Leu, 5 stelle e grandissima parte del Pci/Pds/Ds/Pd, le cui circolari, peraltro anticostituzionali, hanno di fatto impedito per 12 mesi, al personale medico di base e di territorio, di procedere a dirette visite domestiche in sicurezza.

Come programmato dal Premier Draghi, la tendenza sara’ pertanto quella a istituire una serie di linee guida, criteri direttivi e protocolli per conferire immediatezza di intervento a beneficio dei malati di covid-19 nelle loro abitazioni, con l’impiego degli operatori di medicina generale e di famiglia o di personale medico e infermieristico specializzato, in maniera da procedere senza indugio poiche’, essendo molto spesso le insidie di carattere asintomatico, ogni minuto di ritardo rischia di rappresentare la prospettiva di aggravamenti e di danni al sistema cardiovascolare e respiratorio, essendo tale virus cinese di assodata natura chimerica e multi-invasiva.

Noi Cattolici Uniti riteniamo che non sia eticamente ammissibile, da un punto di vista morale e politico di “polis” oltre che strettamente scientifico, costringere un malato di covid, lievemente sintomatico o addirittura gia’ conclamato, ad attendere come minimo una settimana in casa senza alcun monitoraggio sanitario sulla base di protocolli precisi impartiti ai Medici e da questi tradotti in prescrizioni effettive ed efficaci. Occorre poter intervenire immediatamente con antiinfiammatori, antitrombolitici o antivirali monoclonali in base alle condizioni oggettive del malato o sospetto tale.

Due certezze sono tragicamente note in riferimento al covid-19: il non ulteriormente differibile utilizzo dei vaccini – con la speranza che le varianti non diventino nel frattempo di maggiore cruenza e virulenza – e l’attivazione di poli nazionali di autonoma produzione vaccinale sulla base delle buone prassi di ricerca medico-scientifica condotte nei Paesi che stanno conseguendo i migliori risultati nella lotta al virus cinese.

Il Professor sta lavorando in maniera perfetta sia creando le migliori condizioni dirette e indirette alla produzione del vaccino Sputnik – adottato da decine di Nazioni in Europa e in altri Continenti – e come Leader di caratura europea finalmente autorevole in grado di impartire direttive che vengono ascoltate dai partner UE per imporre il rispetto dei contratti siglati con le big pharma del vaccino, e per dedicare congrue risorse a ogni Stato rendendolo autonomo e autosufficiente nella messa a punto e nell’offerta distributiva di antivirali.

Noi Cattolici Uniti assicuriamo al Professor Draghi pieno sostegno personale, politico e programmatico, affinche’ gli ospedali smettano di essere dei luoghi funerei e a propria volta pericolosi, in cui la quasi totalità dei medici devono dire sistematicamente ai familiari dei pazienti che questi ultimi sono giunti troppo tardi e con bassissime chances di sopravvivenza.

Nel nostro Libro programma “Cattolici Uniti, da 130 anni per benedire un’Italia Nuova”, di prossima edizione e pubblicazione, prevediamo che un terzo del bilancio sanitario a livello statale e regionale sia dedicato con vincolo assoluto alla Medicina territoriale, che sia potenziata la telemedicina sfruttando anche le connessioni internet e digitali terrestri oramai presenti in ciascuna abitazione, per un contatto sistematico con il proprio Medico di fiducia, e che i Sindaci, in accordo con i Prefetti della provincia competente, abbiano la possibilita’ di reperire e di avere un gestione un numero aggiuntivo di posti letto emergenziali nei momenti di picco epidemico o pandemico.