Con la firma del Cis Napoli prende avvio la riqualificazione del centro storico

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Si è svolto presso la Prefettura di Napoli il Tavolo istituzionale che ha visto la firma del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) per il centro storico di Napoli, per il quale vengono stanziati 90 milioni di euro a valere sul Fondo di sviluppo e coesione. Erano presenti, oltre al ministro per il Sud Barbara Lezzi che presiedeva il Tavolo, il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, il prefetto di Napoli Carmela Pagano.

Il progetto di riqualificazione per il centro storico di Napoli si inserisce nell’ambito del Piano operativo “Cultura e turismo” (FSC 2014/2020) nel quale sono stati previsti stanziamenti per un totale di 360 milioni di euro, ripartiti fra le città di Cosenza, Palermo, Taranto, oltre che per Napoli.

“Il Cis che abbiamo firmato rientra in una visione complessiva e di sistema, tesa a riqualificare i centri storici delle città. Da questa rigenerazione urbanistica e architettonica potranno trarne vantaggio i cittadini, le attività produttive, culturali e sociali della città, rafforzando anche il senso di comunità e offrendo opportunità di lavoro e di sviluppo” spiega il ministro Lezzi.

“La scommessa del Sud non è solo stanziare i soldi, perché i soldi per gli investimenti ci sono. La scommessa vera da vincere è spenderli e bene – prosegue il ministro -. Il Governo ha il dovere di fare quanto non è stato fatto finora, cioè stare accanto agli enti locali che spesso, purtroppo, non hanno la capacità amministrativa, anche in conseguenza dei tagli degli ultimi anni, per portare avanti i progetti. Il nostro intento è di attivare tutte le risorse finora bloccate sia dalle carenze amministrative che dalla mancanza di concertazione con gli enti locali”.

L’obiettivo è quello di recuperare la qualità urbana di città storiche, centri storici o aree di contesti urbani con problemi di degrado e con un fabbisogno complessivo di riqualificazione, al fine di migliorarne l’accessibilità e la fruibilità. In questo modo si avranno ricadute positive sia per turisti e visitatori sia per la popolazione residente, che vedrà innalzarsi il livello di qualità della vita.