Con l’incarico al Presidente Conte si chiude la prima fase di questa crisi agostana provocata da Salvini

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Il leader della Lega ora si racconta vittima di un complotto.
Un complotto evidentemente ordito sulla spiaggia del Papeete, dove ha pensato di riuscire a piegare l’Italia al suo volere, dimostrando ancora una volta di non conoscere la nostra Costituzione. Non è per i destini personali di questo o di quel leader politico che si forma o meno un governo, ma solo e soltanto per il bene del Paese. La disperazione di Salvini è diventata plastica nel momento in cui Di Maio, uscito dal colloquio con Mattarella, ha rivelato che gli era stato proposto di diventare premier pur di allungare la vita al disastroso governo del cambiamento. Evidentemte il re del Papeete si è reso conto che la crisi da lui aperta gli poteva costare la poltrona di ministro, a quel punto ogni tentativo di restare incollato al suo posto era valido.
La volontà del Parlamento ha legittimamente piegato lo sgangherato disegno di Salvini e oggi, grazie a un percorso non facile ma dalla giusta direzione, vediamo nascere una possibile alleanza Pd-M5S con un programma di governo concreto e solido che partirà con due obiettivi: impedire l’aumento dell’Iva ed abbassare le tasse.
Io non farò parte della squadra del nuovo esecutivo, lo dico chiaramente : oggi ancora più di ieri serve stare in Parlamento a presidiare, stimolare e sostenere la sua azione riformatrice.
Da 20 giorni dico che non contano le poltrone, ma contano i programmi.
Grazie a tutto il Pd per il senso di responsabilità e per la lucidità che abbiamo saputo dimostrare: grazie a Matteo Renzi, grazie al segretario Zingaretti, grazie ai nostri militanti che hanno compreso la pericolosità della situazione e ci hanno dato come al solito il più valido sostegno.
Ed ora avanti tutta.