Confcommercio: accordo per maggior flessibilità nei contratti del turismo a Milano

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Più assunzioni quando ci sono più turisti: d’ora in poi a Milano si potrà farlo. È l’effetto dell’accordo “Milano città turistica”, valido per il territorio comunale del capoluogo lombardo, siglato da Confcommercio con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. In pratica, si sdogana la possibilità di assumere lavoratori a tempo determinato in particolari periodi dell’anno, applicando le deroghe al decreto dignità stabilite per le attività stagionali. L’intesa attua la specifica regolamentazione sui contratti a tempo determinato prevista dal contratto nazionale del terziario e consente di superare i limiti di durata nonché di poter prorogare e rinnovare i contratti a termine in assenza di causali per un massimo di 36 mesi.

Di questo vantaggio potranno usufruire le imprese del commercio associate a Confcommercio che applicano integralmente il contratto del terziario e versano la contribuzione all’Ente bilaterale-Ebiter di Milano. Le imprese della distribuzione commerciale (ma anche altre attività come chi opera nei musei, in luoghi e monumenti storici, i parcheggi e le autorimesse, gli organizzatori di convegni e il noleggio di autoveicoli), potranno assumere lavoratori a tempo determinato nei picchi di stagionalità: dall’ultima domenica di novembre alla terza domenica di gennaio (shopping delle festività natalizie e saldi), dalla domenica precedente a quella successiva la Pasqua, dall’1 giugno al 30 settembre (saldi estivi, afflusso di turisti). Potranno inoltre assumere lavoratori a tempo determinato anche per la partecipazione a fiere ed eventi che si svolgeranno nelle aree di Fieramilanocity e di Rho-Pero. “L’accordo firmato con i sindacati va nella direzione di una Milano più attrattiva- sottolinea Umberto Bellini, vicepresidente di Confcommercio Milano – e permette ai datori di lavoro di gestire i picchi dell’attività lavorativa rispondendo concretamente alle esigenze di flessibilità delle imprese associate alla nostra organizzazione”. Una flessibilità derivante dalla crescita dei flussi turistici tradizionali (oltre un milione di visitatori a settembre con un + 17% rispetto allo stesso mese del 2018) e di quelli emergenti legati alla cultura, a manifestazioni ed eventi. Uno strumento contrattuale che viene giudicato “molto utile” anche per affrontare in prospettiva la sfida delle Olimpiadi invernali 2026. “Con questo accordo- evidenzia Bellini- grazie alle deroghe alle percentuali massime di assunzione previste dalla legge, si punta ad incrementare l’occupazione di qualità, valorizzando le competenze, la professionalità e l’esperienza acquisita dai lavoratori”.