Consorzi di bonifica, Gargano (Anbi): no a commissariamenti inutili

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“E’ ora di finirla con l’arroganza o forse la disperazione di una certa politica, che non rispetta i termini di pagamento per i servizi resi, affossando i bilanci dei Consorzi di bonifica per poi accusarli di incapacità gestionale da usare a pretesto per commissariamenti, che si rivelano solo uno strumento di inefficienza e clientelismo. E’un malcostume ricorrente in Calabria, dove la Regione è debitrice di 83 milioni di euro al sistema consortile e, nell’avvicinarsi di scadenze elettorali, propone costose ed illegittime soluzioni probabilmente meritevoli di attenzione da parte delle competenti autorità contabili e non.”
E’ una dichiarazione forte, quella resa da Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), presente al sit-in organizzato da Coldiretti e Consorzi di bonifica calabresi nella sede dell’ente consortile Bacini dello Ionio Cosentino, a Trebisacce, minacciato di commissariamento e da dove parte la mobilitazione contro l’atteggiamento del Dipartimento Regionale Agricoltura, cui si vuol ricordare, quale monito, una frase di cui il Presidente della Giunta Regionale calabrese dovrebbe conoscere l’origine :”Il mio atteggiamento deriva dal sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro”; i Consorzi, l’agricoltura, i lavoratori, le associazioni, stanno certamente facendo muro.
Il sostanziale disinteresse finora dimostrato dalla Giunta Regionale, guidata da Gerardo Mario Oliverio, rischia di costare caro all’eccellente agricoltura calabrese in termini di produttività ed occupazione.
“Giù le mani dai Consorzi di bonifica” è la parola d’ordine comune.
“Non permetteremo a nessuno e per alcun motivo di affossare l’ordinario regime democratico degli enti consorziali, vanificando anni di autogoverno e sacrifici degli agricoltori – conclude Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria – Da oggi rafforzeremo sempre più la mobilitazione sull’intero territorio regionale.”