Conte: “Il taglio dell’Iva è un’ipotesi, nessuna decisione ancora presa”

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“Il governo ha confermato che è un’ipotesi, non abbiamo ancora deciso sul punto. La stiamo valutando”. Lo ha detto Giuseppe Conte riferendosi al taglio dell’Iva. Il premier ha poi sottolineato che “non vi è alcuna connessione tra le linee di credito del Mes del tipo Pandemic crisis support e le scelte generali di politiche di bilancio dei governi nazionali riguardanti la spesa pubblica e la tassazione”.

“Ampia riforma delle tasse e fisco equo” – Il governo “sta lavorando a un’ampia riforma della tassazione diretta e indiretta per un fisco equo, semplice e trasparente. E’ una riforma che non si può attuare in pochi giorni o settimane. L’obiettivo è ridurre la pressione fiscale sulle famiglie con figli e i ceti medi, e accelerare la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenbilità ambientale e sociale”.

“Riforme fiscali per supportare l’industria” – Rispodendo durante il question time della Camera a una interrogazione della Lega sull’ipotesi di riduzione dell’Iva, Conte ha spiegato: “Punti chiave della riforma saranno la rimodulazione e semplificazione delle aliquote fiscali e al tempo stesso le scelte fiscali dovranno supportare la politica industriale nella riconversione successiva alla crisi sanitaria. Bisognerà inoltre agevolare le produzioni in quei settori dove l’emergenza pandemica ha evidenziato una carenza produttiva a fronte di una evidente necessità negli approvvigionamenti nazionali”.

A Villa Pamphilj “sono emersi diversi spunti di riflessione su possibili interventi futuri in chiave fiscale – ha proseguito il premier – e in molti hanno condiviso la scelta di ridurre ulteriormente il cuneo fiscale, su cui siamo già intervenuti con la legge di bilancio 2020 con un aumento a luglio in busta paga per 16 milioni di contribuenti e abbiamo già deciso di renderla strutturale”.

“”Il Recovery Fund mantenga l’ambizione del piano iniziale” – Palazzo Chigi ha poi dato vita a “un’intensa attività diplomatica per garantire una risposta europea adeguata” alla crisi, ha affermato ancora il presidente del Consiglio. “Ne ho parlato in questi giorni con il premier olandese Rutte e la cancelliera Merkel: da parte italiana resta l’obiettivo di un’intesa rapida che mantenga l’ambizione di partenza. Il risultato finale non dovrà discostarsi dalla proposta della commissione quanto a volume e modalita’” di erogazione del Recovery Fund.

Sul Quadro finanziario pluriennale “abbiamo già detto di ritenere anacronistici i “rebates” (gli sconti che usano i Paesi che usano meno di fondi europei). Sappiamo che per alcuni Stati sono importanti ma vogliamo ritenere che questa stessa sensibilità venga manetnuta da questi Stati membri rispetto al piano Nex Generation Ue””.