Conte: “Renzi vuole elezioni? Non mi interessa”

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“Io ho chiesto la fiducia perché ho ritenuto sufficienti le garanzie per un progetto per il Paese”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte a margine del Med2019 replicando a una domanda sul fatto che Matteo Renzi vuole andare a elezioni. “Ora, che tizio vuole le elezioni non mi appassiona, non mi interessa, lo farà quando qualcuno deciderà di interrompere questa esperienza”. “Non ho problemi con Renzi, io studio dossier e li sottopongo a tutti”.

LIBIA – “In Libia la situazione conflittuale travalica i confini del Paese in termini di crisi umanitaria, minaccia terroristica, aumento dei flussi migratori, traffici illeciti, instabilità degli approvvigionamenti energetici”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte a Med2019. “Quello libico è “un dossier su cui non è possibile improvvisare o fare i primi della classe”.”Vorrei ribadire che non esiste una soluzione militare credibile alla crisi libica, ma che solo un processo politico inclusivo potrà condurre ad una stabilizzazione piena e duratura del Paese”. “Al di là delle dichiarazioni di intenti, è necessario colmare l’ampio divario che separa la retorica pubblica e i comportamenti concludenti di tutti gli stakeholder locali e internazionali. Obiettivo che l’Italia ha ribadito durante la riunione con i Paesi vicini della Libia, svoltasi ieri sera, a margine di questa conferenza”, ha sottolineato il premier.

“”Ne ho parlato anche con Trump, dobbiamo fare di più. Abbiamo una responsabilità sulla Libia. l’Italia ha una competenza, deve cercare di coinvolgere tutti, anche gli Stati Uniti, per una soluzione politica. l’opzione militare non può portare a una vittoria, dobbiamo stabilizzare il quadro politico”. “Voglio incontrare i partner europei più coinvolti, cercherò di sollecitare una posizione comune, se ci riusciamo questo inizia a incidere sulle altre posizioni”, ha spiegato il premier.

MIGRANTI – “I numeri ci danno ragione in termine di riduzione degli arrivi irregolari, ma la politica migratoria non può certamente limitarsi a tali statistiche, quanto piuttosto svilupparsi quale disegno complessivo di rapporti ordinati, coerenti e virtuosi tra le due sponde”. E’ quanto sottolinea il premier, esortando a “impegnarci per un salto di qualità sul piano europeo, che perseguiamo con determinazione: il Mare Nostrum non può essere un Mare Nullius”. “L’Europa – ha ammonito il premier – non può perdere l’opportunità offerta da questo nuovo ciclo istituzionale per imporre un’evoluzione del nostro approccio da una logica emergenziale ad una strutturale. In questo spirito ho recentemente inviato ai presidenti delle istituzioni europee un primo contributo per un impegno congiunto dell’intera Unione, pena la tragica incompiutezza dell’Europa e l’inevitabile destabilizzazione del Mediterraneo”.