Conte: Troppe tasse in manovra? Fake news

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Una manovra “cortese”, che accompagnerà la transizione ai pagamenti digitali. Il profluvio di tasse in legge di stabilità? Solo falsa propaganda. Ecco cos’ha detto il premier Conte in un intervento all’assemblea CNA di Ancona.

“In queste settimane stiamo definendo i contenuti della manovra e vorrei condividere qualche chiarimento perché sono tante le ricostruzioni fornite e tante le preoccupazioni di chi lavora”. Lo ha detto all’assemblea CGA di Ancona il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: “C’è una certa propaganda oggi secondo la quale basta ripetere più volte delle affermazioni per renderle vere e una certa propaganda dipinge la manovra come un profluvio di balzelli, nuove tasse. In particolare nei confronti di alcune categorie come la vostra”.

“Si è voluto ad esempio sostenere – ha sottolineato Conte – che il governo vuole colpire le partite Iva: nulla di più falso. Che si vuole tassare il contante: falso. Tasse sull’acqua e sulle merendine: falso. Sulla benzina: falso. Come false sono tante altre ricostruzioni”.

Sulla legge di stabilità

“La manovra ci ha sfidato a un compito molto difficile. Quando abbiamo iniziato a lavorare ero fortemente preoccupato. Avevamo un macigno grossissimo sul tavolo, dovevamo mettere 23 miliardi per sterilizzare l’Iva e non artificio contabile”, ha dichiarato. “Sarebbe stato un aumento dell’Iva fortemente regressivo per l’economia”, ha aggiunto Conte, che avrebbe provocato una “frenata sui consumi, con effetti negativi a cascata sulle prospettive di crescita. Non potevamo permetterci un rischio simile”. Sulla manovra serve “onestà intellettuale, teniamo conto dei 23 miliardi per l’Iva, poi valutiamo le altre misure”, ha ammonito.
Mario Draghi
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“Laboriosamente, pazientemente e consapevoli della responsabilità davanti al Paese, abbiamo lavorato per pian piano risolvere questo problema e per delineare una prospettiva a questo Paese. Siamo molto ambiziosi – ha sottolineato – non ci manca coraggio. Vogliamo orientare questo Paese alla crescita, a una più equa distribuzione reddito”.

“Per la riduzione del cuneo fiscale ci sono 3 miliardi che serviranno a rendere più pesante la busta paga dei lavoratori. Non è una somma ingente, ce ne rendiamo conto: faremo di più l’anno prossimo e confidiamo che incrementando le risorse potremo metterle a disposizione anche delle imprese. Sono d’accordo con la prospettiva”.

Sul piano antievasione

“Il piano antievasione: come l’abbiamo impostato e che significato gli diamo? Io l’ho definito in Umbria un piano garbato ma chiaro e deciso. Lo attueremo senza criminalizzare nessuna categoria”, ha specificato.

“Noi ci avviamo verso un sistema economico e sociale digitalizzato e noi vogliamo accompagnare questa transizione in modo garbato favorendo chi vorrà passare al pagamento elettronico senza penalizzare chi usa il contante, non ci sarà nulla che possa criminalizza per chi vorrà domani mattina continuare a usare il contante”.

Ha poi assicurato che verrà mantenuto inalterato il regime forfettario per le partite IVA sino a 65 mila euro.