Contrasto al randagismo nel Comune di Rimini, le misure nella stagione estiva

0
71

Non c’è solo la storia di Piuma, che oggi si chiama Ceres, la cagnolina adottata da una famiglia lo scorso anno, affetta da una patologia congenita guaribile solo con intervento chirurgico, per la quale lo scorso 30 marzo, in occasione della festa svoltasi presso il canile, è stata fatta una vera campagna di sensibilizzazione, che ha attivato tantissime donazioni finalizzate alla sua guarigione. Ma non tutti sono fortunati come Ceres.

Nel canile di Rimini infatti ci sono ancora tanti amici a quattro zampe in attesa di un amico, una presenza che conferma il fatto che sul territorio comunale il fenomeno dell’abbandono di animali non raggiunge livelli preoccupanti. Se si considera infatti che nel corso del primo semestre dell’anno sono stati recuperati sul territorio 180 cani, di cui 95 restituiti ai proprietari e solo 7, probabilmente abbandonati, risultanti privi di microchip.

Sono storie che purtroppo si ripetono ciclicamente con l’avvio della stagione estiva, momento in cui a causa delle ferie o per altre ragioni, alcune persone arrivano a fare la tristissima scelta di abbandonare un animale. A questo poi si aggiungono i casi in cui vengono fatte le cosiddette rinunce alla propria, dovute a diverse situazioni, come l’incompatibilità caratteriale, la mancanza di polso nella gestione dell’animale, situazioni di anziani che muoiono o entrano in casa di riposo, problemi di spazio in seguito ad un trasloco, oppure a causa di difficoltà economiche, per la perdita del lavoro o ancora cause sanitarie, come un’allergia insospettata ecc..

Sono 12 le rinunce di proprietà che che dal primo gennaio 2019 ad oggi sono state registrate in canile. Un dato in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che era di 10 cani ricoverati. Ma anche il numero delle adozioni sono in aumento. Sono infatti 31 in totale i cani affidati dal canile dal primo gennaio ad oggi, un numero elevato soprattutto se si considera che, in questi primi 6 mesi, sono state solo 2 le cucciolate ricoverate in struttura. Un fenomeno positivo che diventa ancora più importante se si considera, l’aumento delle adozioni dei cani anziani, cioè cani sopra i 7 anni di età, che solitamente terminano la loro vita in canile. Nel 2019 sono stati 12 i cani non più giovani per cui si sono aperte le porte del canile che hanno trovato una famiglia in grado di amarli.

Al fine di contrastare il fenomeno delle rinunce alla proprietà e per prevenire l’abbandono il Comune, con la collaborazione delle associazioni animaliste, dell’Ordine dei Medici veterinari e dell’ASL, sta predisponendo un progetto di sensibilizzazione per un’adozione consapevole degli animali, per il quale chiederà la concessione del contributo previsto dal Fondo ministeriale per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento agli animali. Di certo è opportuno non affrontare con leggerezza l’adozione di una animale che, dotato di personalità, carattere, è capace d’infinito amore e gioia, ma che necessita d’attenzione, affetto e cura. A volte la rinuncia è conseguente ad errata valutazione iniziale dell’indole dell’animale; cani di grossa taglia che non possono essere gestiti in piccoli appartamenti o cani di indole aggressiva che i proprietari non riescono a contenere.

Prima di far entrare un cane in canile gli operatori cercano di trovare un affido con altri mezzi, ad esempio attraverso appelli sul sito facebook o sugli organi d’informazione capaci spesso di favorire risultati positivi. L’ingresso in canile, per un cane abituato a vivere in famiglia è infatti sempre traumatico, nonostante gli operatori e i volontari presso la struttura cerchino di ridurre al minimo l’impatto, prestando particolari attenzioni e cure a questi animali.

Un lavoro rilevante viene svolto dalle associazioni animaliste che collaborano con il canile e che, attraverso i loro volontari, aiutano gli operatori nei percorsi di adozione, di socializzazione e di supporto alle famiglie che intendono adottare un animale, ai quali va il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale per la loro meritevole e preziosa attività. Al momento presso il canile sono ricoverati circa 40 cani

Ricordiamo gli obblighi per garantire il benessere degli animali detenuti in cattività, sul territorio comunale previsti dal “Regolamento sulla tutela degli animali”, approvato nel 2005 dal Comune di Rimini:

custodire animali in spazi angusti e/o privi dell’acqua e del cibo necessario o sottoporli a rigori climatici tali da nuocere alla loro salute;
custodire animali in condizione di totale isolamento e privarli di necessari contatti sociali intra od interspecifici;
custodire costantemente animali su terrazze o balconi di dimensioni non proporzionate alle esigenze specifiche o esposti ai fattori climatici ed ambientali avversi;
custodire e addestrare animali per i combattimenti;
addestrare animali appartenenti a specie selvatiche, fatte salve le fattispecie regolamentate in modo diverso da specifiche norme;
trasportare o detenere animali, per qualsiasi periodo di tempo, chiusi in bagagliai sprovvisti di qualsiasi apertura illuminante ed aerante delle auto;
trasportare animali in condizioni e con mezzi tali da procurare loro sofferenza, ferite o danni fisici anche temporanei; i contenitori utilizzati per il trasporto di animali dovranno consentire la stazione eretta e la possibilità di sdraiarsi e rigirarsi;
lasciare animali, all’interno dell’abitacolo dei mezzi di trasporto, per soste prolungate che possono pregiudicarne lo stato psico-fisico;
condurre animali a guinzaglio tramite qualsiasi mezzo di locomozione; j) colorare animali artificialmente;