CONTRO LA REPRESSIONE DI ERDOGAN. SOLIDARIETA’ ALL’HDP E AI SINDACI COLPITI

0
61

Nella giornata di lunedì 19 agosto, la Turchia si è svegliata, come spesso accade sotto il governo del sultano Erdogan, sotto una nube repressiva.

Il Ministero degli Interni ha infatti sospeso i sindaci eletti a Diyarbakir, Mardin e Van, tutti eletti nelle file dell’HDP lo scorso 31 marzo, con l’accusa di “legami con il PKK”, e li ha sostituiti con commissari straordinari. Allo stesso tempo il Paese è stato teatro di operazioni di polizia in diverse città, che hanno portato alla detenzione preventiva di ben 418 cittadini, tra cui alcuni consiglieri comunali.

Infine, alcune fonti parlavano di forze dell’ordine impegnate a circondare il quartier generale dell’HDP ad Ankara.

Quello che si è prodotto ieri è un altro passaggio del golpe che Erdogan sta perpetrando nell’indifferenza internazionale, con la UE e i governi europei capaci al massimo di balbettare qualche parola di condanna.

Se si vuole davvero fermare Erdogan nella sua spirale repressiva bisogna colpirlo lì dove più è sensibile: nella tasca. Significa metter fine all’erogazione di fondi che vengono puntualmente utilizzati per rafforzare arsenali repressivi rivolti contro le popolazioni kurde e per progettare attacchi oltre confine, come quello che ha portato all’attacco contro Afrin e, in generale, alle mire espansionistiche nel Rojava del confederalismo democratico.

Solidarietà ai sindaci sospesi e all’HDP, colpito ancora una volta dalla repressione del “Sultano”!