CONTRO QUOTA 100, A DIFESA DEI PIU’ GIOVANI

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Il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi ha ragione a chiedere discontinuità, e ha ragionissimo a chiedere che il governo rinunci all’esperimento fallito e dannoso di quota 100. Quota 100 è un disastro per i nostri conti pubblici, costerà 63 miliardi in 18 anni, e non ha restituito un solo posto di lavoro. Un macigno sulle spalle dei nostri giovani.
E allora fa bene Bonomi a dirlo, e fa malissimo il governo a non cancellarla come primo passo per operare una vera discontinuità con gli scorsi 14 mesi. Oggi a dire le cose che dice Bonomi siamo rimasti solo noi di Più Europa: non le possono dire le forze di Governo, che hanno scelto la continuità con il passato, non le può certo dire dall’opposizione la Lega, che Quota 100 l’ha pensata e l’ha promossa. Noi invece scegliamo di stare dalla parte dei giovani, di quelli che lavorano in condizioni precarie, pagando tasse sul lavoro più alte di quelle che hanno pagato i loro genitori per sostenere una spesa previdenziale che per colpa di quota 100 è tornata a essere insostenibile. E siamo dalla parte delle imprese e di chi produce ricchezza in un paese in crisi cronica di produttività. Se siamo rimasti in pochi a dire queste cose, e ringraziamo Bonomi per averle ribadite è una ragione in più per dirle più forte.