Coronavirus, altri 1.433 morti negli Usa: Trump sospende l’immigrazione

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I contagi totali superano quota 784mila. New York resta l’epicentro dell’epidemia negli States, nonostante il picco dei contagi sia stato ormai raggiunto e superato.

Biden attacca Trump: “Ha fallito” – Donald Trump “ha fallito nell’agire rapidamente contro la pandemia di coronavirus e questo sta costando enormemente all’America”. E’ quanto afferma l’ex vicepresidente Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca, secondo il quale per il tycoon “è finito il tempo delle scuse”. “E’ chiaro che il presidente non ha alcun interesse a risolvere il problema e a salvare vite umane, con gli Stati Uniti che sono primi al mondo per decessi e casi di contagio””.

Gli Stati del Sud iniziano a riaprire – Nonostante l’epidemia stia ancora falcidiando l’intera nazione, alcuni Stati del Sud hanno cominciato a riaprire alcune attività non essenziali, anche sotto la pressione delle proteste di molti cittadini e piccoli imprenditori. La Carolina del Sud ha permesso la riapertura dei grandi magazzini, dei negozi al dettaglio e dei mercati delle pulci a patto che si rispettino le linee guida sul distanziamento sociale. In Georgia via libera da venerdì prossimo alla riapertura delle palestre, di barbieri e parrucchieri, dei saloni di bellezza, del centri massaggi e di quelli per i tatuaggi. E da lunedì anche dei ristoranti e dei cinema.

Trump loda la riapertura: “E’ la rinascita degli Usa” – La decisione di riaprire da parte dei governatori è stata salutata con favore da Trump, che invoca “la rinascita dell’America”. Il presidente americano difende poi la sua strategia contro la pandemia: “Da mesi non lascio la Casa Bianca e ho salvato molte vite umane”, ha affermato riferendosi alla decisione di bloccare subito i voli dalla Cina, anche se in realtà alcuni collegamenti sono tutt’oggi operativi e il divieto non vale per i cittadini statunitensi, i residenti e le loro famiglie.