Coronavirus. Asili nido, Fontana: chiesto al Governo sostegno concreto

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100 euro a bambino da inizio emergenza e riparto 2020

“Ribadiamo l’importanza di una considerazione attenta verso i servizi per l’infanzia in quanto capisaldi per la tenuta e la crescita delle famiglie e, indirettamente, delle attività produttive”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è rivolto al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lucia Azzolina, in una lettera di proposte e richieste a sostegno
degli asili nido e delle strutture accreditate e parificate dedicate all’infanzia.
Ruolo imprenscidibile nidi e strutture per l’infanzia

“In considerazione dell’importanza sociale, per le famiglie lombarde, di queste strutture, Regione Lombardia riconosce il ruolo strategico dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, erogando ogni anno circa 10 milioni di risorse autonome destinate ai costi di gestione degli asili, oltre a quota parte dei fondi sociali e attivando importanti investimenti a sostegno del settore. In questo drammatico frangente – ha sottolineato l’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani – abbiamo proposto al Governo di predisporre degli aiuti straordinari anche in considerazione del fatto che queste strutture costituiscono il 70% dell’offerta complessiva e la loro sopravvivenza è cruciale”.
Accesso al credito per liquidità immediata

Gli asili e i micro nidi privati che, con le loro oltre 1.500 unità d’offerta attive sul territorio lombardo, costituiscono un patrimonio economico-imprenditoriale, oltreché un importante servizio alle famiglie e ai lavoratori, potranno accedere agli strumenti che Regione Lombardia sta mettendo in campo nei confronti delle micro e piccole medie imprese per assicurare un accesso celere e a costo zero al credito e poter disporre di immediata liquidità.
Richieste puntuali e contributi immediati

“Nel dettaglio – ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini – abbiamo chiesto un contributo straordinario una tantum pari a 100 euro al mese per bambino, a decorrere dal 5 marzo scorso e per il perdurare di tutto il periodo dell’emergenza sanitaria. Da erogarsi a tutte le strutture della rete della prima infanzia dai nidi, ai servizi integrativi, ai servizi educativi domiciliari, alle sezioni primavera, alle scuole per l’infanzia parificate e accreditate. Oltre alla garanzia della detraibilità delle rette pagate dalle
famiglie ai servizi per la prima infanzia maturate a decorrere dal 5 marzo”.
Risorse non procrastinabili per programmazione

“Inoltre – ha precisato l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli – abbiamo chiesto anche l’anticipazione del riparto delle risorse del sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a 6 anni, in modo che l’annualità 2020 arrivi in maniera celere, dal momento che la situazione è particolarmente critica, e non alla fine dell’anno, rendendoci possibile predisporre una puntuale programmazione regionale per contribuire al sostegno e allo sviluppo della rete”.
‘Nidi gratis’

“Infine, – ha concluso Piani – per garantire maggiore liquidità al settore, per quanto attiene la misura ‘Nidi gratis‘ è stata anticipata da Regione la possibilità per i Comuni di rendicontare le rette dei mesi di gennaio e febbraio così da accelerare la liquidazione delle relative somme”.