Coronavirus, Barazzutti: “Irrealistico tornare a giocare senza vaccino”

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“Quando si tornerà a giocare a tennis? Non voglio essere pessimista ma il più realista possibile: fino a quando non troveranno un vaccino non potremo tornare alla normalità. Parlare di date e calendari senza un vaccino non lo vedo possibile”. Il capitano dell’Italia di Coppa Davis, Corrado Barazzutti, parla così all’Adnkronos degli scenari futuri per il mondo del tennis alla luce dell’emergenza coronavirus. Nei giorni scorsi il presidente della Atp, Andrea Gaudenzi, aveva parlato di situazione ancora ‘fluida’ e si era detto possibilista ad esempio sul poter disputare a fine agosto gli Us Open.

“Certo, si potrebbe pensare come sta facendo il calcio a tornei a porte chiuse. Però Wimbledon, che ha comunque dei diritti tv importanti, ha comunque deciso di non andare avanti senza tifosi sugli spalti”, evidenzia Barazzutti.

Il capitano azzurro commenta poi la sospensione di tutti gli stipendi decisa dal presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi, per far fronte all’emergenza. “E’ un momento in cui tutti quanti dobbiamo rinunciare a qualcosa, un sacrificio che faccio dettato dalla mia coscienza. Non si tratta solo della Federtennis, un po’ in tutti i settori la situazione economica è difficile. Questo è qualcosa che faccio per il bene di tutti –spiega-. Io sono una persona che lavora perché ha bisogno di lavorare, non mi posso permettere di vivere di rendita, per me è comunque un sacrificio. Lavoro e vivo di quello che produco. Sono un libero professionista, non ho una cassa integrazione e neanche una pensione, questo è un sacrificio che si fa perché la coscienza mi dice di farlo”.