Coronavirus: Codacons boccia il decreto del Governo

0
70
palazzo
palazzo FOTO DI © FABIO MAZZARELLA/SINTESI PALAZZO CHIGI, THE ITALIAN GOVERNMENT BUILDING

Durissimo il Codacons contro il decreto sull’ emergenza coronavirus approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. “Si tratta infatti di un provvedimento non solo inadeguato e insufficiente, ma addirittura pericoloso per i cittadini italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – Siamo allarmati soprattutto per la parte del decreto relativa alle speculazioni sui prezzi laddove, punendo esclusivamente i soggetti che aumentano i prezzi più del triplo rispetto ai listini medi degli ultimi 30 giorni, finirebbe di fatto per autorizzare rincari dei listini fino al +300%. Se fosse confermata tale misura, si darebbe il via libera agli speculatori, che potrebbero rincarare a proprio piacimento i prezzi approfittando dell’ allarme coronavirus, purché non superino l’ assurda soglia del triplo fissata dal Governo”. Anche in materia di viaggi e turismo il decreto è assolutamente carente – prosegue il Codacons – Si prevedono infatti misure di compensazione solo per chi non ha potuto viaggiare da e per le zone rosse o usufruire di pacchetti turistici a causa delle limitazioni imposte dalle autorità italiane e straniere, e sembra escludere dal diritto di ottenere rimborsi tutti coloro che hanno rinunciato alle partenze in virtù della situazione di forza maggiore determinata dall’ emergenza coronavirus. Inutile poi sospendere solo versamenti fiscali e Inps perché in tutta Italia hotel e strutture chiudono e licenziano a causa del crollo delle presenze: servirebbe semmai un flusso di denaro pubblico in favore di ciascuna impresa ricettiva o turistica pari al minimo del necessario per pagare personale, fornitori, beni e servizi legati alle prenotazioni annullate. “Un decreto che tutela solo le zone rosse d’ Italia e solo alcuni soggetti è inaccettabile, perché abbandona il resto d’ Italia e dimentica la stragrande maggioranza di cittadini e imprese attualmente danneggiati dal coronavirus” – conclude Rienzi.