”Il Governo sceglie di andare, giustamente, verso l’utilizzo generalizzato della Cassa integrazione per fronteggiare la grave situazione economica determinata dall’emergenza sanitaria”. Lo dichiara Cesare Damiano, presidente dell’Associazione Lavoro Welfare. ”Secondo le proiezioni del Centro Studi di Lavoro&Welfare – continua – se il trend di aumento della Cassa integrazione si tenesse soltanto sui livelli di gennaio 2020 (+40,64% rispetto a gennaio 2019), a fine anno si arriverebbe a un totale di circa 365 milioni di ore. Una cifra che non terrebbe però conto dell’impatto del Coronavirus”. “Con i dati del mese di febbraio -aggiunge- che verranno forniti dall’INPS dopo il 20 di questo mese, capiremo meglio la gravità della situazione. Occorre considerare che la Cassa Integrazione era diminuita, dal 2012 al 2018, dell’80,61%. Adesso potrebbe tornare ai livelli massimi della crisi e avvicinarsi nuovamente al miliardo di ore all’anno. In particolare, riprenderà vigore la Cassa Integrazione in deroga, che era praticamente scomparsa, -99%”. “Nel mese di gennaio la crescita media del 40,64%, divisa per aree geografiche, dava la seguente situazione: Nord Ovest +29,7%; Nord Est +14,5%; Centro +14,4%; Sud +106,8%; Isole +0,5%”. ”Questa classifica potrebbe essere completamente sovvertita, data la crisi sanitaria che colpisce in particolare il Centro-Nord”, conclude.
