Coronavirus – Il Questore: “Attenti alle truffe”

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Vi è, purtroppo, chi non si fa alcuno scrupolo per delinquere ai danni delle
persone più deboli nemmeno in un momento di particolare preoccupazione come quello che stiamo vivendo. Truffatori senza scrupoli, infatti – rende noto la Questura – asseriscono di essere stati inviati da Enti sanitari o altre Istituzioni per sanificare la casa e/o le banconote, fingendosi operatori incaricati di effettuare test gratuiti per coronavirus: una volta entrati nelle abitazioni, ne approfittano per sottrarre denaro e gioielli alle vittime, quest’ultime solitamente anziani ovvero persone solitamente non in grado di difendersi.
La truffa sta colpendo diverse zone del nord Italia, ed anche nella nostra Provincia è stato segnalato questo odioso fenomeno criminale.
Il modus operandi è solitamente il seguente: vestiti da paramedici, con la classica divisa del soccorritore, si presentano presso le abitazioni che sanno essere abitate soprattutto da anziani e, dopo essersi presentati come operatori sanitari incaricati di effettuare i prelievi per effettuare il test da coronavirus, ovvero per sanificare l’ambiente, chiedono di poter entrare in casa. Entrati con questo pretesto, invitano le vittime a mostrare ori e denaro asserendo che, soprattutto il denaro, circolando di mano in mano, può essere facilmente il trasmettitore del virus.
Approfittando quindi del panico generato dal contagio, le vittime prescelte si fidano ed assecondano le richieste dei truffatori, convinte di poter usufruire di un controllo medico. Ma mentre il paramedico effettua il tampone fasullo, i complici ne approfittano per derubare i malcapitati.
Alcuni dei finti soccorritori assicurano di far parte di qualche Croce importante, per convincere i truffati, altri dicono addirittura di essere inviati dalla Regione Lombardia. ​
Solo in seguito i malcapitati si accorgono di essere stati truffati e derubati di soldi e gioielli.
“L’invito delle Autorità – tiene a precisare il Questore della Provincia di Mantova, Paolo Sartori – è di non aprire a nessuno, se non dopo aver allertato e verificato telefonicamente di che cosa si tratta chiamando il numero di emergenza 112. Non esiste, infatti, alcuna autorizzazione a effettuare porta a porta il test relativo al coronavirus, così come qualsiasi altro tipo di test medico,
ovvero qualsiasi modalità di intervento di sanificazione delle abitazioni”.
I soccorsi, quelli veri, giungono sul posto solo se chiamati dall’utente attraverso il già noto numero 112.