Coronavirus, “in fase 2 mascherine chirurgiche a popolazione”

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“Ci stiamo preparando alla fase 2, programmando una serie di interventi. Ma è fondamentale che in questa fase la popolazione sia dotata di mascherine chirurgiche: chi le indossa non può trasmettere il virus. E questo ostacolerà la diffusione di Covid-19 e ci aiuterà a contrastare il rischio di una seconda ondata”. A dirlo all’AdnKronos Salute è Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia, che ricorda gli ultimi studi scientifici sull’utilità di questa misura, e contesta le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulle mascherine “anche quelle ai sanitari. L’Istituto superiore di sanità ha fatto male a recepirle, ed è un bene che ora l’Oms ci stia ripensando. Ma se vogliamo evitare una seconda ondata – avverte – la popolazione deve essere dotata di mascherine chirurgiche”.

Quanto ai dispositivi di protezione individuale per i medici, Magi cita i dati: al 18 marzo “erano 2.898 i sanitari contagiati in Italia, il 3 aprile sono arrivati a 11.252. Un aumento incredibile, segno che qualcosa non ha funzionato”. Ora però è bene programmare la fase 2. “Noi lo stiamo facendo: oltre alle mascherine per tutti, serviranno termoscanner e controlli alle stazioni, agli ingressi dei posti di lavoro, nei grandi magazzini, con postazioni mobili per eseguire il tampone in caso di febbre”, spiega Magi. “L’obiettivo è identificare i casi positivi il prima possibile e isolarli, per proteggere la popolazione”.
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Intanto “alla Stazione Termini, Ostiense e Tiburtina è in partenza il progetto per la misurazione della temperatura con il termoscanner: sono stati identificati i medici volontari necessari per eseguire il tampone nei casi positivi. In collaborazione con Protezione Civile e Comune di Roma assicureremo la copertura del servizio dalle 5 alle 24″”, conclude.