Coronavirus, l’Italia schiera l’esercito: 20mila militari contro i furbetti della quarantena

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Il governo pronto a impiegare i militari di Strade Sicure per controllare le violazioni delle restrizioni agli spostamenti. Le attuali unità saranno rinforzate con altri 13 mila uomini.

Saranno i militari dell’esercito italiano a vigilare sul rispetto delle misure di isolamento e restrizioni agli spostamenti varate con il decreto Io resto a casa, valide per tutto il territorio nazionale. Il governo, su richiesta di alcune regioni, è pronto a schierare 20mila uomini per le strade italiane.                                                                                                                                                         Gli amministratori locali, attraverso i prefetti, hanno invocato l’intervento degli uomini dell’operazione Strade Sicure, che potrebbe aumentare 13 mila unità per il controllo del territorio.

I governatori chiedono inoltre ulteriori restrizioni, dal momento che continuano gli spostamenti per strada e le attività all’aperto, nonostante l’incremento dei contagi e, purtroppo, dei decessi.

Attilio Fontana, governatore della Lombardia, in una telefonata al premier Conte, ha chiesto un prolungamento delle misure di isolamento, l’intervento massiccio dell’esercito a garanzia del rispetto delle restrizioni, ulteriori strette alle attività produttive, all’aperto, sportive e una limitazione agli orari dei supermercati e negozi di alimentari.

L’ipotesi di una ulteriore restrizione sarà presa in considerazione solo a due settimane dall’entrata in vigore del Dpcm, quando si potrà valutare l’andamento della curva dei contagi.

Dal canto suo, anche il presidente della Sicilia, Nello Musumeci, dopo aver consultato il Viminale, ha optato per restringere le misure già in vigore, arrivando a vietare passeggiate, attività sportiva all’aperto, riducendo la possibilità di uscire per la spesa a una volta al giorno, e ha ottenuto di poter impiegare una parte dei militari dell’Esercito in servizio in Sicilia per il monitoraggio delle strade.

Le unità dell’esercito saranno schierate nelle strade urbane e extraurbane, controlleranno i punti di accesso e di uscita dalla regione, porti e aeroporti, in particolare sullo stretto di Messina.

La richiesta di Musumeci giunge in seguito a un aumento dei contagi e alla “la perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19” che il presidente siciliano ha segnalato al ministro dell’Interno Lamorgese.