Coronavirus, M5s: treni pieni verso sud in condizioni precarie

0
58
leggieri

I consiglieri Perrino, Leggieri e Carlucci lanciano un appello, oltre che ai cittadini, anche a Ferrovie dello Stato, Trenitalia e Italo affinché prendano provvedimenti per garantire la sicurezza dei mezzi sia per i lavoratori che per i viaggiatori

“È davvero dura mantenere un atteggiamento positivo in questi giorni particolari. Il bollettino di guerra che viene emanato quotidianamente alle ore 18 dalla protezione civile è una delle routine più agghiaccianti alle quali siamo sottoposti in questi giorni. Ieri, durante la consueta conferenza stampa, il dottor Brusaferro dell’ISS ha affermato senza mezzi termini che aumenteranno i casi al centro-sud a causa dei comportamenti sbagliati assunti nel weekend scorso”.

Lo evidenziano i consiglieri regionali del M5s Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci che parlano di “un’affermazione che fa tremare chi, come noi del sud, è consapevole della precarietà dei sistemi sanitari regionali. È necessaria la collaborazione di tutti per affrontare questo mostro invisibile ed in questi ultimi giorni la popolazione sembra aver metabolizzato bene le severe misure imposte dal governo”.

“Nonostante tutto – dicono – dobbiamo ancora far fronte a notizie come quella diffusa ieri da Repubblica nella quale si annunciava una nuova fuga da Milano con treni pieni verso sud. La cosa più agghiacciante è che il personale viaggiante denuncia scarse garanzie di sicurezza sanitaria, per sé e per i viaggiatori. In pratica le carrozze ferroviarie sarebbero delle scatolette potenzialmente infettive nelle quali, tutti i comportamenti corretti suggeriti dalle massime autorità sanitarie, non potrebbero attuarsi”.

“Lanciamo dunque un appello, oltre che ai cittadini, anche a Ferrovie dello Stato, Trenitalia e Italo – concludono – affinché prendano provvedimenti per garantire la sicurezza dei mezzi sia per i lavoratori che per i viaggiatori. Probabilmente anche il Governo ed il Ministero dei trasporti dovrebbero pensare ad una serie di correttivi altrimenti il contrasto all’emergenza coronavirus prenderà le sembianze di un cane che si morde la coda”.