Coronavirus, nuova ‘stretta’ alla Camera

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Nuova ‘stretta’ delle misure anti coronavirus alla Camera dei deputati, in vigore oggi e con validità fino al 3 aprile, disposta dal Collegio dei Questori. Palazzo Montecitorio e il palazzo dei Gruppi chiudono alle 19, i restanti palazzi (palazzo del Seminario; complesso di vicolo Valdina; palazzo Theodoli-Bianchelli e palazzo ex banco di Napoli) chiudono alle 17, si legge al primo punto delle disposizioni dei Questori.

L’attività di tutte le strutture di ristorazione (ristorante di palazzo Montecitorio; self service di palazzo Montecitorio; ristoranti di San Macuto e di vicolo Valdina) è sospesa e il Collegio dei Questori si riserva di definire “le modalità di eventuale apertura del ristorante di palazzo Montecitorio in relazione all’andamento dei lavori dell’Assemblea”. Come spiegano sempre i Questori, “per i lavori delle Commissioni saranno predisposti servizi di catering”. E’ sospesa anche l’apertura della buvette e dei bar di palazzo Montecitorio, di palazzo del Seminario e del complesso di Vicolo Valdina.

I Questori di Montecitorio hanno anche invitato i responsabili dei vari servizi ospitati nei palazzo della Camera ( banca, Ufficio postale, agenzia Carlson Wagonlits, tabaccheria) a “limitare la presenza dei dipendenti presso i rispettivi uffici alle sole unità necessarie per assicurare esigenze inderogabili”. Stesso discorso, con l’invito a ridurre le presenze solo a quelle strettamente necessarie, per la Stampa parlamentare e per le imprese appaltatrici (solo presenze per “esigenze inderogabili”), con l’eccezione però dei servizi di pulizia.

Stop, inoltre a “tutte le conferenze stampa già previste, al fine di evitare possibili assembramenti”, mentre le postazioni di lavoro comuni, i computer nella galleria dei Presidenti, nella galleria Fontana e nel corridoio superiore dell’aula attraverso i quali i parlamentari lavorano, controllano la posta o si tengono informati con agenzie di stampa o tramite Internet, sono disattivate.