Coronavirus, Oms: “Possibile trasmissione prima dei sintomi”

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Malati sintomatici, persone nella fase pre-sintomi, portatori inconsapevoli del nuovo coronavirus. Quali sono le rotte che Covid 19 sfrutta per continuare ad alimentare la pandemia? Naso e gola, superfici e oggetti contaminati sono le sue rampe di lancio. Quanto al potenziale infettivo, si è più contagiosi all’inizio della malattia, e mentre al momento è stata documentata la trasmissione in fase pre-sintomatica, non è ancora avvenuto per quella che parte da asintomatici, anche se non si esclude questa possibilità. A fare il punto è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che riepiloga le informazioni disponibili fino a oggi in un approfondimento pubblicato nel report quotidiano.

Ogni giorno, spiega l’agenzia Onu per la salute, “impariamo di più su questo nuovo virus”. Il primo caso analizzato è quello del paziente sintomatico. I dati epidemiologici pubblicati e quelli degli studi virologici forniscono evidenze sul fatto che Covid-19 sia principalmente trasmessa da persone sintomatiche ad altre che sono con loro in stretto contatto, attraverso goccioline respiratorie, per contatto diretto con gli infetti o dal contatto con superfici e oggetti contaminati. Al riguardo ci sono esperienze e dati dettagliati. Gli studi clinici e virologici basati su campioni biologici raccolti da casi confermati hanno fornito prove del fatto che lo ‘spargimento’ del virus è più alto nel tratto respiratorio superiore (naso e gola) e all’inizio il decorso della malattia. Cioè, “entro i primi 3 giorni dall’esordio dei sintomi – scrive l’Oms – Dati preliminari suggeriscono che le persone potrebbero essere più contagiose nel periodo di insorgenza dei sintomi rispetto a alle fasi successive nella malattia”.