Coronavirus, Papa Francesco cita Berlinguer: “Nessuno si salva da solo”

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Papa Francesco da solo, sotto il cielo al crepuscolo di una Piazza San Pietro battuta dalla pioggia: c’è, in quella piazza così famosa, lo stesso silenzio delle nostre strade. Solo il ticchettio delle gocce sul sagrato e la voce un po’ malferma dell’anziano pontefice: a chiamare per nome la nostra paura, la nostra fragilità, la tempesta che sentiamo sulle nostre teste. Nessuno si salva da solo, ripete in vari modi il papa.

È questa la lezione, il messaggio, la sua preghiera: “nessuno si salva da solo”, dice. Era in fondo il concetto tanto caro ad Enrico Berlinguer, quel suo “nessuno si salva da solo, ci si salva e si va avanti solo tutti insieme. E così, oggi, Papa Francesco: “Anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme”, dice. E aggiunge, rivolto proprio a chi oggi lavora per il bene di tutti, ai lavoratori in prima linea: “le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermieri e infermiere, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo”.

La collettività, dunque, e il bene comune: affermati nel lavoro di tutti, nella diversa società che dovremo costruire. “Non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie -dice Papa Francesco- non abbiamo ascoltato il grido dei poveri e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato.” E prega il suo Dio di svegliarsi: nella speranza -che abbiamo tutti- che a svegliarsi siano finalmente le donne e gli uomini di questa Terra.

Fortebraccio News