CORONAVIRUS: RICHIESTA IMMEDIATA SOSPENSIONE UDIENZE E STATO DI AGITAZIONE

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Il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Milano,
richiamata

• la lettera urgente ai Dirigenti degli Uffici giudiziari milanesi, con la quale veniva denunciata l’inosservanza delle misure di sicurezza adottate per lo svolgimento delle attività giudiziarie e richiesta l’adozione di misure urgenti, compresa la richiesta di rinvio dei procedimenti;

• il decreto legge 2 marzo 2020 n.9, con il quale viene disposta, fra l’altro,nei procedimenti penali pendenti presso gli uffici giudiziari del distretto della Corte di appello di Milano, la sospensione dei termini per il compimento di qualsiasi atto che chiunque debba svolgere nel medesimo distretto;

• la raccomandazione dell’Assessore alla Sanità per la Regione Lombardia, relativamente ai soggetti ultra-sessantacinquenni, ai quali è stato espressamente richiesto e consigliato di non allontanarsi dal domicilio per il periodo dei prossimi 15 giorni
rilevato

• che al Consiglio Direttivo sono stati segnalati ulteriori casi nei quali è stato riscontrato il mancato rispetto delle disposizioni impartite all’interno del Palazzo di Giustizia;

• che si sono altresì verificati conclamati casi di contagio di soggetti che ivi esercitano funzioni;

• che, nella situazione attuale, è messa in pericolo la salute di tutte le persone che sono necessitate a frequentare il Palazzo di giustizia e segnatamente le aule di udienza (magistrati, forze dell’ordine, personale amministrativo, testimoni, consulenti tecnici e periti, persone offese, imputati, praticanti avvocati e avvocati)
delibera

lo stato di agitazione della Camera Penale di Milano

chiede

la immediata sospensione,quantomeno fino al 16 marzo 2020, di tutta l’attività giudiziaria non urgente e il rinvio d’ufficio di ogni udienza, con esclusione dei procedimenti nei confronti di persone detenute, internate o in stato di custodia cautelare, da comunicarsi a mezzo Pec o con altro mezzo equivalente, al fine di limitare il più possibile nell’immediatezza, la frequentazione del Palazzo di Giustizia ed al fine di consentire una efficiente programmazione dell’attività giudiziaria non urgente, attraverso l’attuazione di misure effettivamente idonee a tutelare il più possibile la salute pubblica.                                                    Il Segretario ​​ ​​​​ ​​ Il Presidente
Matteo Picotti ​ Andrea Soliani