Coronavirus, Von der Leyen: attivata clausola stop Patto. Gentiloni: bene Conte sul Mes

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La Commissione Ue ha attivato oggi la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità, che consentirà ai Governi di “pompare nel sistema denaro finché serve”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un videomessaggio. Michel scrive a Mattarella “In un momento in cui alcuni possono aver sottostimato la portata della minaccia” del coronavirus, “l’Italia ha dimostrato un risoluto senso di previdenza, unità e resilienza. La risposta dell’Italia costituisce un modello per molti Paesi, non solo in Europa,costretti, con un ritardo di qualche settimana, a far fronte alle medesime esigenze”. Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una lettera al presidente Sergio Mattarella. Gentiloni “La logica, la filosofia” di Conte sull’uso del Mes “è assolutamente condivisibile. Le modalità con cui si può fare un’operazione di questo genere sono legate alla discussione su questi eurobond, cioè su strumenti che si costruiscono sul mercato e sono a disposizione per tutti i Paesi”: lo ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni a Radio Anch’io. Gentiloni ha sottolineato che la crisi “riguarda tutti”, e che visto che abbiamo strumenti coordinati dobbiamo provare ad usarli”. Gentiloni ha spiegato che gli eurobond, o Coronabond, “devono essere lanciati da strutture finanziarie perché sono titoli finanziari europei. La struttura più adatta per lanciarli è il Mes”. Ma a livello di dibattito “non ci siamo ancora, è inutile dire cose che non sono ancora nelle decisioni prese, la discussione deve andare avanti. Temo che con l’evoluzione della pandemia aumenterà anche la consapevolezza di tutti che bisogna reagire anche con strumenti finanziari”, ha aggiunto. La proposta di Conte “Il Mes, il Fondo salva-stati è stato creato per un diverso tipo di crisi, quindi deve essere adattato alle nuove circostanze, in modo da poter usare tutta la sua potenza di fuoco contro uno choc globale senza precedenti”. Lo ha detto il premier Conte in un’intervista al Financial Times.”La strada da seguire – ha aggiunto Conte – è quella di aprire una linea di credito dell’Esm per tutti gli Stati membri, in modo da aiutarli a combattere le conseguenze dell’epidemia di Covid“”. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha avvertito che se l’Unione europea abbandona l’Italia, l’Ue “non si riprenderà” più. Intervistato dalla tv Lci, Le Maire ha lanciato un appello ai Paesi Ue a “essere uniti” per far fronte alla crisi del Coronavirus. “Se sarà ‘ognun per sé’ – ha ammonito -, se si abbandonano alcuni Stati, se ad esempio si dice all’Italia ‘cavatevela da soli’, l’Europa non si riprenderà”. Amendola: “Scudo Bce importante, ma non basta” “Lo scudo della Bce è molto importante, ma non basta. Ora gli Eurobond”. Parla Enzo Amendola, ministro degli Affari europei. “O l’Europa dimostra di esistere adesso, oppure non esisterà mai più” spiega in un colloquio con Il Foglio. Come sarà il decreto di aprile? “Un segnale importante, certo, necessario benché ancora non risolutivo. Perché nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, serviranno ancora sforzi poderosi. E a farli dovranno essere anche i governi nazionali”, ma “l’Europa è la nostra comunitòdi destino”. Quindi Amendola racconta che “il premier Conte, insieme a Macron, ha proposto l’emissione di ‘corona bond’ ” e che queste, assieme al ricorso al Mes senza condizionalità stringenti come sollecitato dalla Spagna, “sono tutte opzioni a disposizione dell’Europa e nullaè escluso nelle prossime settimane” anche se, aggiunge, “l’Europa è nel nuovo mondo, e tutti dobbiamo essere consapevoli che gli schieramenti del passato, le cautele e le timidezze di ciascuno non hanno più senso”. Secondo il ministro Amendola, tuttavia, la Commissione europea “ha concesso ampi parametri di flessibilità, sia in termini di bilancio sia di aiuti di stato”, come per altro certificano anche le ultime dichiarazioni della responsabile alla Concorrenza Margrethe Vestager, spiega. E queste leve “andranno utilizzate con coraggio” cosicché. “lo scudo della Bce ci consentirà di essere più ambiziosi in vista del nuovo decreto, che arriverà ad aprile” anticipa a Il Foglio il ministro, decreto che a suo avviso “permetterà di essere più rigorosi anche nella difesa della nostra industria, dissuadendo qualsiasi tentativo di scalata ostile sui mercati”. Poi Amendola promette: “Faremo tutto quel che servirà per proteggere non solo i nostri campioni, i nostri ‘gioielli di famiglia’, ma anche tutto quel tessuto di piccole e medie imprese così prezioso per la nostra economia. Che va salvata, cosi’ come la salute dei nostri cittadini, a qualsiasi costo. Noi lo abbiamo ripetuto, urlato, per mesi, a partire da quel 13 febbraio che è il primo giorno segnato in rosso sul mio calendario. Da ieri, l’Unione intera ne è consapevole”, conclude il ministro degli Affari europei. Crimi: “Non credo a Mes senza condizioni” “Serve maggiore severità. Non so se ci sarà un nuovo provvedimento, la catena di comandoè netta e Conte fa la sintesi, ma lo auspicherei almeno nelle zone come la Lombardia“”. Lo afferma il capo politico del M5s, Vito Crimi a Radio 1. “Tutto quello che non è essenziale andrebbe chiuso. Ma tante aziende hanno scelto di proprio la chiusura”, così rispondendo alla domanda se sia necessario chiudere tutte le aziende. “Circa il ricorso al Mes senza condizionalità – conclude Vito Crimi – purtroppo non ci credo”.