COSTA CONCORDIA: GRAZIE AL GIP DI TRIESTE SI RIAPRE PROCESSO PER LA RICERCA DI TUTTA LA VERITA’ SUL NAUFRAGIO

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FINALMENTE SARÀ POSSIBILE VERIFICARE COLLAUDI E FUNZIONAMENTO SISTEMI DI EMERGENZA

Si riapre il caso della Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio 2012 all’Isola del Giglio provocando 32 vittime. Grazie al Gip di Trieste si farà infatti finalmente il processo per la ricerca della verità – mai indagata dal Tribunale di Grosseto – in merito al collaudo della procedura di ripartenza in emergenza dopo il black out, procedura come noto andata immediatamente in tilt subito dopo il naufragio.
ll Gip del Tribunale di Trieste, dott. Luigi Dainotti, con un provvedimento privo di specifica motivazione ha rinviato a giudizio per diffamazione il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi – contro il parere del Pubblico Ministero che aveva chiesto invece l’archiviazione – per aver riportato la frase scritta nella sentenza del Tribunale di Grosseto secondo cui il malfunzionamento della procedura di ripartenza in emergenza dopo il black out “potrebbe solo rilevare quale concausa” delle tragiche conseguenze del naufragio, per aver reso noto il palese ostruzionismo praticato da Fincantieri per impedire che il Codacons conoscesse quali verbali di collaudo sulla procedura in oggetto esistessero e, infine, per aver detto che in carcere sarebbe dovuto andare non solo il comandante Schettino ma anche chi non ha collaudato il generatore di emergenza.
Nella sua motivazione il Gip Dainotti sostiene le tesi di Fincantieri, spiegando che “le espressioni utilizzate da Carlo Rienzi paiono trascendere l’esercizio del diritto di critica, contenendo affermazioni non veritiere in ordine ai tragici fatti del naufragio della Costa Concordia” ma lo stesso Gip non si è minimamente curato di spiegare quali fossero le affermazioni inveritiere e per quali ragioni. Fatto tanto più grave in quanto nessuna affermazione fatta dal Codacons è inveritiera ed è, invece, esattamente corrispondente alla verità dei fatti e dei documenti.
Grazie alla gravemente errata decisione del Gip, tuttavia, si apre un nuovo processo sulla Costa Concordia nel corso del quale sarà finalmente possibile ascoltare come testimoni e sotto giuramento i responsabili di Costa Crociere, di Rina, di Fincantieri, il comandante Schettino, i parenti dei naufraghi rimasti al buio e precipitati negli ascensori, la Guardia Costiera Americana e tutti coloro che potranno riferire in argomento.
Il Codacons invierà una lettera di “ringraziamento” al Gip Dainotti per avere riaperto l’indagine (sia pure con una ordinanza affetta da gravi illegittimità) che consentirà finalmente di fare luce su tutti gli aspetti del collaudo, e lo candida anche al premio “Amico del consumatore 2020”.