Covid Veneto, Crisanti: “Boom contagi? Ecco perché”

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L’aumento dei contagi in Veneto non è legato “alla variante inglese”. Il professor Andrea Crisanti si esprime così sui dati relativi all’emergenza coronavirus nella regione. Secondo il bollettino aggiornato alle 8 di oggi, 28 dicembre, sono 2.782 i nuovi casi positivi al Covid registrati nelle ultime 24 ore. Da ieri sono stati segnalati altri 69 morti.

“”Il Veneto sinora ha fatto 36 sequenze complete” del virus “e nessuna corrisponde alla variante inglese. Poi se sono stati sequenziati ‘pezzetti’ di virus, e sembra che alcuni condividano delle mutazioni, non vuol dire che siamo in presenza della variante inglese e che questa sia responsabile dei contagi in Veneto”. I numeri nella regione “sono legati alla zona gialla, con una maggiore circolazione delle persone che favorisce la trasmissione del virus. Più persone si ammalano e più persone di fatto muoiono, come probabilità. L’altro elemento è legato ai tamponi rapidi, che hanno una sensibilità bassa e hanno permesso che le Rsa venissero infettate”, dice Crisanti a L’aria che tira.

“Si è puntato sui tamponi rapidi, il personale delle rsa è stato ‘screenato’ con i tamponi rapidi e nelle rsa abbiamo contagi senza precedenti”, aggiunge. “Più tamponi si fanno, teoricamente, e più si interrompe la catena di trasmissione, ma questo dovrebbe essere seguito dalla diminuzione dei casi e dei morti. Qui abbiamo un aumento di casi e di morti senza precedenti”, afferma ancora.