Credevo ci fosse un limite all’oscenità politica, economica e morale

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Poi ho sentito  l’efferata christine lagarde e ho pensato che non ci sono davvero limiti all’irresponsabilità e alla ferocia. Siffatta donzella è riuscita a indispettire persino Mattarella, uno che non perdeva la calma dal’83. Tale irricevibile presidente della Bce, ieri pomeriggio, ha varcato ogni confine della leggenda. Prima ha annunciato che la Banca centrale europea, per far fronte all’emergenza coronavirus, non taglierà i tassi. Poi ha aggiunto di non avere intenzione di “passare alla storia per un ‘whatever it takes’ numero due” come fatto da Mario Draghi per la crisi del 2012. Quindi, come se non bastasse, a chi le chiedeva quali misure stessero valutando per aiutare l’Italia, ha risposto così: “Non siamo qui per ridurre lo spread, non è la funzione della Bce”. E lo spread è schizzato alle stelle. Ci mancava solo che chiudesse con un “crepate tutti, italiani cafoni”, e avrebbe fatto l’en plein.
Dei mielosi messaggini in italiano di Ursula Von der Layen, “papessa della UE e Nostra Signora della Permanente” (cit. mio padre Orso grigio), non sappiamo che farcene. Siamo in emergenza. Un’emergenza autentica. L’Europa, se esiste, ci aiuti: sul serio e senza prenderci in giro. Questo menefreghismo ammantato di buonismo ipocrita è semplicemente vile, abietto e oltremodo vomitevole.

Andrea Scanzi