Cresce il numero degli occupati in Italia. Ma solo al Nord

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Lo dice il rapporto annuale dell’Istat: 144mila occupati in più nell’anno in corso. Ma la percentuale porta il segno positivo solo nel Settentrione, con un + 1,4%. Al Sud, il lavoro diminuisce (-0,1%). Una doppia beffa: non solo il Mezzogiorno ha pagato di più la crisi perdendo più posti di lavoro ma i piccoli segnali di ripresa si orientano solo verso Nord, mentre al Sud si registra il terzo trimestre consecutivo di calo degli occupati. Secondo la Svimez si può parlare di recessione tecnica occupazionale. Una situazione drammatica. E che ha fatto in questo anno per fronteggiarla, o quantomeno arginarla, il governo giallo-verde, il cosiddetto governo del cambiamento? Che ha fatto il Movimento 5 stelle, che nel meridione ha preso percentuali altissime, tradendo poi ogni aspettativa. Ora, passate le elezioni europee, la Lega è già tornata alla carica con l’autonomia differenziata, per aiutare ancora di più il Nord e abbandonare definitivamente il Mezzogiorno al suo destino. Che farà il M5S? Si piegherà di nuovo? Io credo che a questa prospettiva scellerata si debbano ribellare tutti i parlamentari meridionali, di qualsiasi formazione e partito. Credo che si debba attivare il cittadino del sud e che sia maturo il tempo di una mobilitazione di tutti.