CRISI EX- ILVA E ARCELOR MITTAL: FACCIAMO CHIAREZZA SU TUTTA LA VICENDA

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Arcelor Mittal è una multinazionale estera che ha firmato un contratto con lo Stato impegnandosi ad assumere 10.500 lavoratori. Se una multinazionale ha firmato un impegno con lo Stato, lo Stato deve farsi rispettare, chiedendo di adempiere ai patti e facendosi risarcire i danni.

L’azienda franco indiana, usando inizialmente la scusa dello scudo penale, di quei 10.500 lavoratori ne vuole licenziare 5.000, e altri 1.395 sono già in cassa integrazione. E non perché sia venuto a mancare proprio lo scudo penale, ma semplicemente perché hanno sbagliato i conti e non sono riusciti ad attuare il piano industriale che loro stessi hanno proposto e con cui hanno vinto la gara pubblica.

Tutto questo è gravissimo, non solo per la tenuta dell’industria del Paese, ma perché Arcelor Mittal sta giocando con il futuro di migliaia di italiani e soprattutto tarantini che lavorano nello stabilimento dell’Ex Ilva. Evidentemente la multinazionale non aveva alcuna intenzione di fare produzione nello stabilimento, perché i commissari straordinari nell’anno precedente hanno ottenuto risultati economici migliori.

Va bene il dialogo ma senza minacce: chiedere di andare via da Taranto è un’azione inaccettabile che non è presupposto per il dialogo. Ricordiamo inoltre che mancano gli elementi necessari per l’esercizio del diritto di recesso perché può essere esercitato in presenza di “provvedimenti giudiziari o legislativi che comportano l’annullamento totale o parziale del piano ambientale o di una modifica del dpcm 2017 tale da rendere non praticabile il piano”. Il fatto che il decreto Imprese abbia cancellato lo scudo penale “non ha comportato una modifica del piano ambientale o del dpcm 2017”.

In questa delicata situazione il MoVimento 5 Stelle chiede un atto di responsabilità di tutte le forze politiche. Se vogliamo riuscire a garantire la continuità produttiva la risposta deve essere del sistema del Paese, del Parlamento, delle forze sociali e sindacali. Serve un atto di forte responsabilità da parte di tutti.