CRISI: ITALIA IN COMUNE, SU TAGLIO PARLAMENTARI DA SALVINI OMICIDIO PREMEDITATO ALLA BUONA FEDE DEGLI ITALIANI

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“Nessuno creda che Salvini non conosca la Costituzione. Non gli diamo l’alibi dell’ignoranza. Semplicemente, questo è l’ennesimo omicidio premeditato alla buona fede degli italiani. Sapeva perfettamente cosa significasse aderire alla proposta del M5S, ovvero rinviare il voto lasciando tutti i ministri a percepire lo stipendio principessa che, peraltro, non si sono tagliati”. Lo affermano in una nota Alessio Pascucci e Michele Abbaticchio, coordinatore nazionale e vice coordinatore di Italia in Comune.

“Quello andato in scena ieri al Senato è uno dei momenti più bui della nostra Repubblica, con un ministro e vice premier che insulta l’aula e pretende di giocare sulla pelle della gente, trasformando il Senato in uno dei suoi beach tour che sta organizzando in giro per l’Italia a spese degli italiani”, osservano i dirigenti del partito dei sindaci. “La fretta di votare non può tuttavia calpestare tutte le norme parlamentari sulle quali è stata costruita la nostra democrazia sulle macerie del fascismo. Ci appelliamo al presidente Mattarella – concludono Pascucci e Abbaticchio – affinché con saggezza individui il difficile percorso che consenta di trovare una soluzione in grado di evitare il peggioramento della crisi economica e sociale alla quale questo governo, a suon di annunci e selfie, ha dato il suo colpo di grazia”.

Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di Italia in Comune.