Crisi. Nuova legge elettorale deve essere priorità

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Manzi (Radicali italiani): Una nuova maggioranza deve nascere intorno a una reale proposta riformatrice di cui c’è urgente necessità. Si cominci da un sistema elettorale maggioritario uninominale. Altro che demagogiche riduzioni dei parlamentari.

“L’italico vizio delle forze politiche, in special modo quelle già sedute in Parlamento, di assemblare una legge elettorale a uso e consumo delle segreterie di partito, anche nel caso del cosiddetto Rosatellum, si è dimostrato catastrofico.” Lo dichiara in una nota Silvja Manzi, segretaria di Radicali italiani.
“In particolare, il sistema elettorale vigente si è rivelato demenziale sia nella sua applicabilità sia nei suoi effetti. È un sistema incomprensibile ai più, in primis agli elettori. Inoltre, viviamo il paradosso distorsivo e ipocrita del sistema misto per cui i partiti si sentono e ragionano da forze maggioritarie ma sono frutto di scelte proporzionaliste; per esempio, raccolgono voti in coalizioni ma possono governare al di fuori di esse.
Ultimo, ma non ultimo, l’accesso alla stessa competizione elettorale è viziato dal fatto che solo i cinque partiti che hanno potuto costituire i gruppi parlamentari – M5S, PD, Lega, FI, FdI (più SVP in quanto espressione di minoranza linguistica) – sono gli unici che possono ripresentarsi al prossimo giro elettorale con l’esenzione dalla raccolta firme sulle liste.
Già solo queste minime riflessioni dovrebbero far percepire l’urgenza democratica della riforma elettorale. Infatti, per uscire dal pantano nel quale ci troviamo, la prima delle riforme che dovrà essere discussa da una nuova eventuale compagine governativa – se questa folle settimana di crisi istituzionale porterà a questo – dovrà essere proprio un nuovo sistema elettorale, chiaro, comprensibile ed efficace.
Eppure, forti degli esempi che la storia anche recente ci ha lasciato, sappiamo che le soluzioni potrebbero addirittura essere peggiori del male. È indispensabile dotarsi di una legge che riavvicini i cittadini alle istituzioni, che metta al centro il rapporto tra l’elettore e il candidato. E questo può avvenire solo attraverso un vero sistema maggioritario con collegi uninominali. Senza finzioni e senza scorciatoie. Solo partendo da questo, con una ridefinizione equilibrata dei collegi, che assicuri un equo rapporto di rappresentanza tra eletto ed elettori, si può discutere di un ripensamento del numero dei parlamentari. Ma la discussione attuale sulla riduzione dei parlamentari è pura e semplice demagogia.
Anche per questo – Conclude Manzi – Radicali italiani ha lanciato un Appello ai Parlamentari per la nascita di una nuova maggioranza politica volta a impedire una svolta autoritaria e che nasca intorno a una proposta federalista europea e riformatrice di cui l’Italia ha urgente bisogno.”